Minatori abruzzesi morti nella tragedia di Layland avvenuta il 2 marzo del 1915 nella miniera della località del West Virginia.
Minatori abruzzesi morti nella tragedia di Layland. Quattro minatori che il 2 marzo del 1915 hanno perso la vita nella esplosione avvenuta nella miniera del West Virginia in cui morirono 112 persone. Le vittime abruzzesi del disastro si chiamavano Giovanni Ricci di Manoppello, Giacinto D’Alò e Antonio Di Julio di Civitella Casanova e Antonio Ciapanno di Giulianova. Sulle generalità di quest’ultimo minatore abruzzese non vi è certezza sull’esatto cognome. 101 anni fa in quella zona impervia della Contea Fayette lavoravano in condizioni spesso disumane (anche 14 ore di lavoro, pochissime tutele e pessime condizioni igienico sanitarie) centinia di minatori. La tragica esplosione faceva seguito a molti altri incidenti che avevano mietuto diverse vittime ma nessuno aveva mai preso provvedimenti per evitare che si ripetessero.La mattina di quel tragico martedì 2 marzo del 1915 all’interno della miniera si trovavano poco più di 160 minatori e la tragica esplosione causò la morte di 112 vite umane . Tra esse c’erano molti italiani e quattro abruzzesi.
L’Associazione storico-culturale “ Ambasciatori della fame”, di cui è presidente onorario Geremia Mancini, vuole ricordare come si legge in una nota “ Ricci Giovanni di Vincenzo e Marianna Colangelo nato a Manoppello il 10 ottobre 1885; D’Alò Giacinto fu Giuseppe di Civitella Casanova nato il 13 gennaio del 1891; Di Julio Antonio di Civitella Casanova; Ciapanno Antonio di Filippo di Giulianova. Dopo tanti anni ci sembra giusto e doveroso ricordare ed onorare questi “figli d’Abruzzo” che cercando un riscatto dalle difficoltà della propria terra d’origine, affrontando coraggiosamente ogni sacrificio, infine trovarono la morte”.