La Regione dovrebbe prevedere un fondo fisso per le attività della montagna che dipendono dal tempo. Il grido di dolore e’ di tutti, anche delle scuole sci e dell’indotto
La mancanza di neve sull’Appennino e’ un problema enorme. Stazioni sciistiche chiuse ma anche l’indotto ne risente per i posti di lavoro attorno a questo comparto e i lavoratori sono costretti a rimanere fermi.
In attesa dell’incontro tra l’assessore regionale al Turismo Daniele D’Amario e il ministro Daniela Santanche’ si susseguono gli appelli alle istituzioni.
Dopo l’sos dei sindaci arriva anche il grido di dolore di Luigi Faccia, maestro di sci e direttore della scuola Assergi Gran Sasso. Secondo lui la Regione dovrebbe prevedere dei fondi in bilancio perché il futuro di questo settore dipende anche dalle condizioni meteorologiche. Sostegni e pacchetti di aiuto per le attività dell’Appennino ma anche interventi come cannoni spara neve di ultima generazione che consentano di innevare le piste anche sopra lo zero termico.