Montesilvano: Le lucciole meglio delle multe, stando ai dati illustrati dall’assessore Comunale Ottavio De Martinis sul tentativo di repressione del fenomeno prostituzione sul litorale adriatico.
Tra gennaio e maggio 2016 le persone sanzionate tra clienti e prostitute sono 66 per un importo di 23 mila euro. Ma questo, evidentemente, non basta ad arginare il fenomeno, tanto che, anche nei giorni scorsi, i consiglieri comunale del M5S avevano segnalato la presenza di lucciole anche di giorno. In ogni caso l’amministrazione comunale prosegue da una parte con l’attività di repressione attraverso le multe della Polizia Locale e dall’altra, attraverso la convenzione con l’associazione Papa Giovanni XXIII, offrendo supporto soprattutto morale alle prostitute molte delle quali vittime di sfruttamento. Solo nel 2015 sono state una decina le ragazze tolte dalla strada. L’ordinanza comunale, ribadita anche per questa annualità, impone il divieto assoluto, su tutto il territorio di Montesilvano, per i conducenti e occupanti di mezzi di trasporto che percorrono strade in prossimità di abitazioni, luoghi pubblici o demaniali o aperti al pubblico, di contrattare, concordare prestazioni sessuali o trattenersi, anche solo per chiedere informazioni, con soggetti che esercitano attività di meretricio su strada.
Affermo che le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.
Le multe possono essere annullate facendo ricorso