Giunta Montesilvano: Maragno ricorre al Consiglio di Stato? Potrebbe essere questa la mossa, anche se non ancora confermata, del sindaco alla luce della sentenza del Tar.
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto pienamente il ricorso presentato dall’avvocato Vittorio Iovine, già assessore nella Giunta Di Mattia, in qualità, questa volta, di legale del Sel che ha deciso di rivolgersi ai giudici per la violazione della norma sul rispetto della parità di genere nella composizione della Giunta Comunale. La vigilia di Natale del 2015 Maragno indicò in Fabio Vaccaro il nome giusto per riempire la casella mancante della giunta comunale, ma avrebbe, in realtà, dovuto dare l’incarico ad una donna. Da qui il ricorso e la relativa sentenza che a distanza di un anno certifica, di fatto, l’illegittimità della squadra di governo al Comune di Montesilvano:
“In sostanza – ci spiega l’avvocato Iovine dispositivo alla mano – il sindaco Maragno avrebbe dovuto svolgere delle consultazioni allargate anche a figure professionali esterne che a Montesilvano certo non mancano, invece di giustificarsi con la mancata disponibilità tra le rappresentanti femminili della sua maggioranza.”
Indisponibile per altri impegni, stamane, il sindaco Francesco Maragno il quale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, dai corridoi di Palazzo di Città, però, circola insistentemente la voce sull’opportunità di un ricorso al Consiglio di Stato, ipotesi da bocciare secondo l’opposizione:
“sarebbe deleterio impugnare la sentenza – ci spiega Feliciano D’Ignazio consigliere comunale del Pd – non solo perchè si andrebbero ad allungare di molto i tempi, ma poi perchè si andrebbero a sostenere altri costi che, al momento, questo Comune non si può permettere. C’é stato un caso simile con la Giunta Di Mattia, l’allora sindaco in brevissimo tempo rimediò con la nomina di Rosanna Pagliuca, figura professionale di alto profilo pescata dalla società civile. Dovrebbe fare lo stesso Maragno.”
Intanto l’assessore, per così dire illegittimo, Fabio Vaccaro si dice pronto a farsi da parte senza polemiche ma con un unico auspicio:
“Che chi mi sostituirà – dice – prosegui l’enorme mole di lavoro già impostato in questi dieci mesi su temi come l’ambiente, la mobilità sostenibile ed il mondo dei disabili.”
Sul piano politico, intanto, si pone un altro problema non di poco conto:
“Che fine faranno tutti gli atti fin’ora deliberati- si chiede Vittorio Iovine – considerando che questa giunta ha operato per quasi un anno senza averne tutolo?”
Il Servizio del tg8: