La scuola dell’infanzia e primaria di via Campo Imperatore a Montesilvano porta da oggi il nome di Maurizio Berardinucci, il vigile del fuoco morto nell’ottobre 2013
per le ferite riportate nell’intervento di soccorso, tre mesi prima, a Città Sant’Angelo (Pescara) per l’esplosione di una fabbrica di fuochi pirotecnici. Berardinucci è stato insignito della Medaglia d’oro al Valore Civile postuma, conferita dal Capo dello Stato il 14 ottobre 2014. Alla cerimonia erano presenti familiari, alunni, colleghi e rappresentanti delle autorità militari e di associazioni combattentistiche e d’Arma. Il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Pescara Vincenzo Palano ha ringraziato il sindaco Maragno per aver voluto l’intitolazione.
“Maurizio è morto per svolgere qualcosa in più del proprio dovere. Forse è stato un eroe, se essere eroi significa morire nello svolgimento del proprio dovere. Berardinucci è stato non solo un grande vigile del fuoco, ma marito e padre esemplare per i suoi tre figli”. “Sono sicuro che ogni volta che qualcuno leggerà il suo nome sulla targa – ha aggiunto Palano – terrà vivo il ricordo del suo sacrificio e sono anche sicuro che gli insegnanti di questa scuola si faranno promotori di tramandare per il futuro il suo ricordo”.
Berardinucci entrò nel Corpo dei Vigili del Fuoco nel 1987, partecipando alle operazioni di soccorso tecnico urgente e interne del Comando Provinciale di Pescara e poi di Montesilvano fino al luglio 2007, data in cui, avendo vinto un concorso pubblico, entrò nel ruolo permanente dei Vigili del Fuoco. Inviato in prima assegnazione al Comando Provinciale di Modena, fu poi trasferito al Comando Provinciale di Pescara nell’aprile 2011. Nel primo periodo dell’emergenza Abruzzo ha fatto parte delle squadre operative di Colonna Mobile inviate in soccorso alla popolazione delle zone dell’aquilano interessate dal sisma del 6 aprile 2009, ricevendo “Attestato di Pubblica Benemerenza”. Nell’intervento per l’esplosione della fabbrica di di Città Sant’Angelo fu travolto da una violenta onda d’urto che lo ferì gravemente. Ha lottato per sopravvivere tre mesi, fino al 26 ottobre 2013.