Montesilvano: sulle vertenze l’Azienda Speciale ci ripensa e con una determina dello scorso 24 luglio concede il passaggio di livello a 31 dipendenti.
Un mezzo passo indietro rispetto a quanto emerse non meno di 4 mesi fa, quando, in un reportage della trasmissione di Rete8 “In Cronaca” sul dubbio che i vertici dell’Azienda Speciale avessero una particolare predisposizione al ricorso sfrenato in giudizio per cause di lavoro, il commissario straordinario Luca Cirone disse:
“Abbiamo tutto il diritto di andare fino in fondo per quanto giuridicamente ci é consentito, se siamo convinti delle nostre ragioni”
Nulla da obiettare, da questo punto di vista, se si trattasse di un’azienda privata libera di gestire le proprie finanze come vuole, la domanda che all’epoca ci siamo posti, invece, é se, visto che l’Azienda vive grazie e soprattutto ai contributi dei montesilvanesi, non era saggio valutare con più parsimonia i vari casi per non incorrere in eventuali ulteriori spese, considerando anche il più economico strumento della concertazione sindacale, così come ci fu testimoniato da ben due legali, Paolo Mazzotta e Leo Brocchi, dal sindacalista della Cgil Massimo Di Giovanni e dal presidente dell’Associazione “Club Jamel” Gianni Scaburri. Alla luce di quanto indicato nella determinazione 186 dello scorso 24 luglio, a firma del direttore Eros Donatelli, che recita nell’oggetto “Accordi in sede sindacale per il passaggio al livello quinto super di dipendenti inquadrati nel livello quinto del Contratto Nazionale di Lavoro Uneba, disposizioni”, ci piace pensare che l’opinione dei vertici dell’Azienda sia cambiata e non pretendiamo di dire grazie a noi. Sta di fatto che, in base a questa delibera, ben 31 dipendenti dal primo luglio sono passati di livello, magari con un risparmio economico, anche per le casse comunali, non indifferente rispetto a quanto si sarebbe dovuto spendere in caso di soccombenza, se le vertenze avessero preso la più tortuosa strada giudiziale.