Lutto cittadino a Montorio al Vomano per la scomparsa dell’operaio Luigi Coclite morto sotto le macerie del crollo del supermercato in costruzione a Firenze
La notizia della morte di Luigi Coclite, a soli 59 anni, nel cantiere del supermercato Esselunga ha immediatamente suscitato dolore e incredulità nel paese della provincia di Teramo in cui l’uomo aveva vissuto prima di trasferirsi in Toscana e dove tornava spesso per fare visita ai parenti e agli amici di sempre. Leggi anche: Crollo in cantiere Firenze, tra le vittime un uomo di Montorio (Teramo)
Sui social network sono stati pubblicati tantissimi messaggi in cui Luigi Coclite viene ricordato con affetto e stima per l’innata simpatia, l’immancabile sorriso, ma soprattutto la grande generosità che donava a tutti. Moltissimi anche i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia.
“Lu scavatàur” è il soprannome simpatico che era stato prima del nonno che aveva lavorato come operaio nel campo dell’edilizia e poi ereditato da lui per aver intrapreso, sin da ragazzo, lo stesso percorso professionale, specializzandosi nella guida dei mezzi d’opera.
Quel lavoro che praticava con passione e che purtroppo, con il tragico incidente di Firenze, gli ha tolto sogni e progetti e lo ha strappato all’amore dei figli Lucrezia e Alessio, della mamma Italia, del fratello Marco e della sorella Simona e del suo paese, Montorio, dove tornava con entusiasmo, appena poteva, per trascorrere giornate felici.
Coclite aveva deciso, una trentina di anni fa, di trasferirsi in Toscana dove aveva conosciuto la moglie e aveva messo su famiglia a Collesalvetti, in provincia di Livorno. Il sindaco di Montorio al Vomano Fabio Altitonante ha deciso di proclamare il lutto cittadino nel giorno del suo funerale.