Morta a 100 anni Marta Auer: evitò un eccidio a Poggio Picenze nel ’45, l’intera comunità parteciperà ai funerali oggi pomeriggio nella chiesa del paese.
Classe 1918, avrebbe compiuto un secolo di vita il prossimo gennaio, Marta Auer che sarà ricordata per sempre a Poggio Picenze ed in tutto l’Abruzzo, per aver evitato una sanguinosa rappresaglia dei nazisti, già allo sbando ed in ritirata, al tramonto di un tragico conflitto mondiale. La Auer si é spenta ieri pomeriggio all’ospedale di Pescara dove era ricoverata. A Poggio Picenze, paese alle porte de L’Aquila, la conoscevano e l’amavano tutti, soprattutto per quello che riusci’ a fare quando aveva poco più di 25 anni, lei di origini altoatesine, e dunque con una buona conoscenza del tedesco, viveva già da tempo nel piccolo centro dell’entroterra aquilano, per aver sposato un uomo del posto. In quei giorni c’era trambusto in paese perché ad un soldato tedesco, Alois Matzek, morto a causa di un incidente stradale sulla Statale 17, era stato portato via un paio di anfibi sottratti all’interno della bara, trovata divelta, custodita nel cimitero del paese. Dopo un’ indagine sommaria da parte dei tedeschi, non riuscendo a trovare il colpevole, si decise di fucilare l’intera comunità. Fu l’allora giovane sposa, Marta Auer, ad intavolare una lunga e complessa trattativa per placare la furia omicida dei soldati tedeschi e convincerli, alla fine, di non macchiarsi di quella che sarebbe stata una delle mattanze più crudeli nella già lunga lista di eccidi nella storia della Seconda Guerra Mondiale nella nostra Regione. Tutta la comunità di Poggio Picenze, grata e commossa, le renderà onore oggi pomeriggio a partire dalle 17.00 nella chiesa del paese.