Elementi ritenuti interessanti dalla Procura quelli che cominciano ad emergere dalle analisi dei Ris che indagano sulla morte della pittrice teatina Renata Rapposelli.
In particolare il campione di terriccio prelevato sui pneumatici della 600 di proprietà dei Santoleri, padre e figlio, sarebbe compatibile con il tipo di terriccio prelevato a Tolentino nell’area in cui é stato ritrovato il corpo della pittrice di origine teatina, scomparsa lo scorso ottobre e rinvenuta cadavere poco tempo dopo nelle campagne marchigiane. E’ chiaro che un semplice elemento di compatibilità può anche non provare nulla, per cui servono maggiori riscontri. E’, comunque, questo un particolare che si aggiunge ad altri in mano alla pubblica accusa, a cominciare dalla testimonianza di una farmacista di Tortoreto che ha riferito agli inquirenti di aver venduto, il giorno della scomparsa, un calmante alla Rapposelli in un orario che non coincide con la ricostruzione fatta dai Santoleri, in base alla quale la donna sarebbe stata accompagnata a Loreto Marche nel primo pomeriggio. Nei prossimi giorni arriveranno altri risultati da parte dei Ris che potrebbero dare una svolta all’intera vicenda.