Sono ben quattromila le tonnellate rifiuti in più presenti all’ interno dei capannoni di stoccaggio del Polo tecnologico di Grasciano del Cirsu nel comune di Notaresco.
Questo è quanto accertato dalla Deco Spa che da alcune settimane ha preso in mano la gestione parziale degli impianti, su decisione della Regione e del Tribunale che nel frattempo aveva respinto il ricorso di CSA, il Consorzio Stabile Ambiente dell’Aquila che aveva impugnato il provvedimento della Direzione Regionale Area Rifiuti. 4 mila tonnellate che non erano previste ma che dovranno ora essere smaltite dalla Deco, operazione che rappresenta un costo imprevisto. Proprio sulla questione del quantitativo di rifiuti era intervenuto più volte negli ultimi anni il Sindaco del comune di Notaresco Di Bonaventura che denunciava anche la poca chiarezza.
La Regione ha avviato un’indagine e chiederà ai responsabili di CSA di fornire tutti i dati in materia di operazioni svolte nel periodo in cui il consorzio aquilano ha avuto in gestione gli impianti di Grasciano. Intanto la Deco, da quando è subentrata, ha avviato una serie di interventi che entro la fine dell’anno dovrebbero portare alla riattivazione parziale delle strutture del Cirsu. L’azione dell’intervento del privato dovrebbe assicurare entro un anno e mezzo la ripresa completa degli impianti, con apertura anche di Grasciano 2, l’invaso che dovrà essere utilizzato per lo smaltimento della frazione secca.
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