A Chieti si è svolto un incontro con il prefetto Mario Della Cioppa sulle azioni di contrasto alle occupazioni abusive della case dell’Ater
L’incontro istituzionale, in prefettura, ha rappresentato per l’Ater un’occasione per salutare il nuovo prefetto e per esporre l’importanza, per l’Azienda Territoriale per l’edilizia residenziale, della vicinanza delle Istituzioni.
Il direttore generale dell’Ater Giuseppe D’Alessandro è stato ricevuto dal prefetto Mario Della Cioppa e il focus è stato incentrato sull’analisi della presenza di alloggi di edilizia residenziale pubblica sfitti che sono alla base del fenomeno delle occupazioni abusive.
In una nota si legge che: «La Direzione dell’Ater, su impulso del Consiglio di amministrazione, ha avviato un’azione di monitoraggio sin dal suo insediamento. L’esperienza che deriva dalla gestione su Ater Lanciano-Vasto segna l’importanza di una necessaria azione coordinata tra tutti gli attori istituzionali e forze dell’ordine in campo a tutela del patrimonio pubblico e della sicurezza delle famiglie più in generale.
Durante l’incontro si è parlato delle necessarie misure da attivare per contrastare l’abusivismo, garantire la sicurezza nei quartieri e rendere disponibili nuovi alloggi da assegnare ai nuclei familiari prima che questi vengano occupati in modo illegale.
Il Prefetto di Chieti ha già richiesto all’Ater di Chieti e di Lanciano-Vasto i dati – attuali – in ordine agli alloggi occupati abusivamente, al numero degli alloggi liberi ed alle procedure di sgombero attive.
La compresenza sui vari Comuni, dei territori di competenza gestionale delle Ater, di alloggi di proprietà comunale e delle ex Iacp genera spesso confusione sia sugli utenti che sulle responsabilità».Il direttore generale D’Alessandro afferma che «Occorre una fattiva collaborazione con i Comuni, i Servizi delle politiche sociali e la Polizia municipale per vigilare, sulle stabili residenze degli assegnatari legittimi e sulla qualità della vita familiare, nonché sulle abituali dimore di cittadini che talvolta s’immettono senza titolo, presso alloggi popolari assegnati a parenti ed amici”, con l’intento di far maturare – inesistenti diritti -.
È corretto ricordare che l’assegnazione degli alloggi in Abruzzo, ai sensi della L.R. n. 96/96, avviene a margine della partecipazione dei cittadini aventi diritto ad una casa popolare e che il Bando è indetto dal Comune ove insistono gli alloggi da assegnare, al fine di creare una graduatoria.
Il direttore ricorda come Ater Chieti abbia avviato, circa un anno fa, la campagna “tolleranza zero verso morosi e abusivi” inviando, ad oggi, oltre 700 diffide verso inquilini morosi e predisposto una semplificata procedura amministrativa per chi vuole regolarizzare la propria posizione debitoria, mentre sono circa 22 le procedure di sfratto avviate, tenuto conto la sospensione delle procedure in pendenza dell’emergenza Covid’19.
Infine Ater Chieti, tra gli interventi programmati, ha individuato una serie di alloggi target esposti a potenziali occupazioni abusive che saranno oggetto di sistemi anti intrusione e porte blindate».