Un grave atto vandalico è stato compiuto ai danni della struttura gestita dai volontari Enpa ad Ofena che hanno presentato una denuncia.
La scorsa notte ignoti hanno divelto la recinzione di un piccolo box usato come stallo per i randagi e si sono introdotti nella struttura dove hanno danneggiato due cucce, devastato le ciotole e distrutto le coperte del valore di diverse centinaia di euro. Una cifra che per i volontari dell’Enpa e’ importante ed ora temono di non poter piu’ utilizzare quello spazio. Intanto è stata presentata una denuncia alla magistratura.
Federica D’Addario, responsabile della sezione dell’Enpa di Ofena, spiega che “Nel recinto viveva Rocky, un randagio di 7 anni che non aveva mai dato fastidio a nessuno, ma, anzi era accudito con affetto dai residenti di Ofena che non gli negavano mai una carezza e non gli facevano mai mancare cibo ne’ acqua. Se possiamo quantificare i danni economici è, invece, impossibile quantificare le conseguenza psicologiche di questo gesto criminale. L’unico dato positivo e’ che i teppisti non se la sono presa con Rocky. Il cane e’ riuscito a scappare e a mettersi in salvo. Il danno, tuttavia, e’ enorme perche’ il recinto ci era stato concesso in comodato d’uso da una concittadina residente all’estero. Noi lo utilizzavamo come punto d’appoggio, come stallo temporaneo per i randagi che insistono sul territorio. Siamo stanchi perche’ sono mesi che richiamiamo l’amministrazione comunale e il sindaco alle loro responsabilita’ di legge, sollecitandoli a fare di piu’ nella lotta contro questo triste fenomeno. Ma ci troviamo di fronte a un muro di gomma: purtroppo, ne prediamo atto, non c’e’ la volonta’ politica di affrontare il problema. E le conseguenze di cio’, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti. Perche’ l’illegalita’ genera altra illegalita’ o, meglio, la convinzione che essa sia la norma”.