In occasione delle ricorrenze di Ognissanti e della commemorazione dei defunti in Abruzzo è boom di lumini votivi 2.0 anche se c’è chi preferisce la tradizione.
La tecnologia comincia a dettare legge anche tra i lumini votivi. In commercio, tutto l’anno e non solo in occasione delle ricorrenze di Ognissanti e della commemorazione dei defunti, si trovano lumini alimentati con le batterie, usa e getta o a lunga durata, ricaricabili e a led. Una novità per i tradizionali lumini in cera è, comunque, rappresentata, oltre alla varietà dei colori e alle immagini sacre (raffiguranti in prevalenza Santi, Gesù e la Madonna) , anche dalla intitolazione degli stessi ai genitori e ai nonni. Abbiamo scoperto che ci sono anche i lumini ecologici dedicati alle mamme, ai papà che hanno un involucro che raffigura rose rosse oppure una nuova bianca a forma di cuore su un fondo celeste, a rinsaldare quella” corrispondenza di amorosi sensi” tra i vivi e i cari defunti ben descritta nel carme ” I Sepolcri” dal poeta Ugo Foscolo. I negozianti dicono che stanno avendo particolarmente successo anche se tra le persone intervistate dal Tg8 abbiamo trovato soltanto coloro che preferiscono i lumini semplici in cera. Per quanto riguarda, invece, i fiori acquistati per adornare le tombe di affollati cimiteri , oltre alle rose rosse e ai crisantemi gli abruzzesi scelgono diverse varietà, invogliati anche dal calo dei prezzi dovuto alla crisi.
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