Omicidio a Montesilvano dove, la scorsa notte, un ragazzo è stato raggiunto da un colpo di fucile mentre si trovava in un pub.
La vittima è Antonio Bevilacqua, 21 anni di Montesilvano, a suo carico diversi piccoli precedenti. Erano da poco passate le 2.50, Antonio era seduto ad un tavolino, con amici, al Ristobar “BirraMi” in Via Verrotti, quando ha fatto il suo ingresso nel locale un uomo con il volto coperto da un passamontagna ed armato di fucile, che si è avvicinato ed ha sparato un colpo solo, puntando il viso di Bevilacqua che stando alle testimonianze raccolte, sarebbe morto sul colpo. L’omicida si è poi immediatamente dileguato a piedi. Dal tipo di esecuzione certamente si tratta di un regolamento di conti, ma su questo stanno indagando i carabinieri di Montesilvano, coordinati dal Comandante Vincenzo Falce. Il Pm titolare dell’inchiesta è Paolo Pompa. La salma è stata rimossa intorno alle 6.45 e trasportata in obitorio a Pescara a disposizione delle Autorità per l’autopsia. I militari dell’arma hanno già acquisito le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, per avere qualche elemento in più, ascoltando i quattro o cinque avventori presenti in quel momento nel locale. I militari indagano anche sulle frequentazioni della vittima. Una esecuzione che potrebbe essere motivata da un regolamento di conti, forse per un debito.
Antonio Bevilacqua era sposato ed era padre di una bambina piccola. Sconcerto tra i parenti che questa mattina hanno raggiunto il locale alla ricerca disperata di ulteriori informazioni.”Non sappiamo niente”, dice ai cronisti la madre del giovane, arrivata in lacrime davanti al locale.
Prima dell’omicidio di Antonio Bevilacqua, ci sarebbe stato un diverbio all’interno del locale e alla lite potrebbe aver preso parte anche l’assassino del giovane. E’ questa una delle ipotesi su cui stanno lavorando i Carabinieri della locale Compagnia e del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Pescara, impegnati per ricostruire l’accaduto. Dagli accertamenti degli inquirenti è emerso che si tratterebbe di un fatto estemporaneo: non ci sarebbe alcun tipo di premeditazione o organizzazione del delitto. Gli investigatori, in ogni caso, stanno lavorando su più ipotesi, ma sembra escluso che il movente sia legato alla gestione di attività illecite o a conflitti tra bande rivali. Una delle ipotesi principali è proprio quella secondo cui l’omicida, dopo un diverbio – non è chiaro se solo con Bevilacqua o anche con altre persone – sarebbe uscito dal locale, avrebbe preso passamontagna e fucile per poi rientrare nel risto pub ed aprire il fuoco. Al momento dell’omicidio, secondo gli accertamenti dei Carabinieri, nel pub c’erano una decina di persone. I militari dell’Arma hanno ascoltato numerosi testimoni e stanno visionando le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area.
Tra le prime testimonianze raccolte quella del titolare del locale “Birrami”:
“Stavo spillando la birra, quando ho sentito un botto. Ho alzato la testa, Antonio era caduto a terra e mi sono trovato davanti una persona con un fucile. Mi sono subito abbassato. L’assassino ha agito a sangue freddo, con estrema calma”. È la testimonianza del proprietario del risto-pub di Montesilvano in cui nella notte è stato ucciso il 21enne Antonio Bevilacqua, residente in città. “In quel momento Antonio, che era qui da solo, stava parlando con me, vicino al bancone. È stato tutto rapidissimo – aggiunge – subito dopo il killer è andato via con la stessa calma. Conoscevo Antonio, era un ragazzo di 20 anni, un bravo ragazzo. Non veniva qui spesso. Da come mi ha raccontato la madre – aggiunge il titolare del pub – era venuto a comprare le sigarette alla tabaccheria qui accanto, poi è entrato in una sala slot dove ha preso una birra da asporto. Stava bevendo qui fuori, quando dalla vetrina ha visto delle persone che conosceva ed è entrato a salutarle. Era nel mio locale da un’oretta quando è entrato l’assassino”.
L’ESITO DELL’AUTOPSIA:
Si è conclusa dopo cinque ore, all’obitorio dell’ospedale di Chieti, l’autopsia sul corpo di Antonio Bevilacqua, il 21enne di Montesilvano (Pescara) ucciso nella notte in un ristopub della città adriatica. L’esame autoptico, eseguito dal medico legale Giuseppe Sciarra, conferma quanto emerso dai primi accertamenti: il killer ha freddato il giovane con un solo colpo al volto che non gli ha lasciato scampo, uccidendolo all’istante. L’assassino, secondo quanto emerso, avrebbe usato un fucile a proiettili multipli. Eseguiti, come da prassi, anche prelievi di campioni per le successive analisi di laboratorio. Le risultanze dell’autopsia serviranno agli inquirenti per chiarire ulteriormente la dinamica dei fatti e accertare il tipo di arma utilizzato.
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