Si è aperto in Corte d’Assise a L’Aquila il processo per l’omicidio di Iuliana Catalin Bucataru, la badante romena di 38 anni morta in ospedale dopo essere stata trovata in fin di vita nella casa dell’anziano di Carsoli che accudiva.
In carcere si trova il connazionale Andrei Feru, muratore di 52 anni, accusato di omicidio volontario, che il 5 novembre del 2017 avrebbe aggredito brutalmente la donna, per motivi passionali, mentre si trovava nell’abitazione di Colli di Monte Bove, frazione di Carsoli. La sorella della vittima e il figlio si sono costituiti parte civile. Il medico legale Cristian D’Ovidio, nel corso dell’autopsia
ha accertato fratture al cranio e alle costole, la milza rotta, denti caduti e altre piccole lesioni in più parti del corpo della donna. I carabinieri del Ris di Roma, nel corso di un’ispezione sulla scena del crimine, hanno riscontrato tracce ematiche sui muri del bagno e della camera da letto. La donna sarebbe stata uccisa al culmine di una lite violenta, per ragioni di gelosia scatenata da una serie di telefonate che la vittima pare avesse ricevuto mentre era in compagnia di Feru. L’uomo si difende dicendo che prima della lite avevano avuto un’incidente stradale a causa del quale la donna aveva riportato ferite e subito dopo erano andati nell’abitazione dell’anziano in cui la donna prestava servizio come badante e donne delle pulizie. L’udienza della corte d’Assise è stata aggiornata al 27 settembre quando saranno ascoltati i testi dell’accusa.