Condanna a 20 anni di carcere anche nel secondo grado di giudizio per Massimo Fantauzzi, il 49enne che nel settembre del 2017 uccise con un colpo di fucile a Montesilvano il giovane Antonio Bevilacqua.
I giudici della Corte d’Assise d’Appello de L’Aquila, seppure abbiano alleggerito il carico di reati derubricando in ricettazione quello di furto di tre fucili e assolvendolo da altri piccoli capi d’imputazione legati al possesso delle armi, hanno comunque confermato la pena inflitta in primo grado, 20 anni di reclusione, riducendo da 10 a 3 la pena accessoria di libertà vigilata. L’omicidio la sera del 16 settembre del 2017, Fantauzzi entrò all’interno di un locale dov’era con alcuni amici Antonio Bevilacqua, e senza alcun indugio sparò dritto al volto della vittima. Un tragico fatto di cronaca che creò molto scalpore nell’opinione pubblica e tanta rabbia all’interno della nutrita comunità Rom di Montesilvano della quale Bevilacqua faceva parte. Si era pensato ad un regolamento di conti o a fatti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, ma, stando alle motivazioni della prima sentenza, alla luce delle risultanze investigative, tra i due, qualche minuto prima c’era stato un diverbio e Bevilacqua diede dell’infame a Fantauzzi il quale per tutta risposta, uscì dal locale tornò a casa, prese il fucile e tornò nel locale per vendicarsi dall’affronto.