Omicidio Di Domenico: il Gip decide sull’abbreviato per il killer Giovanni Iacone, l’uomo di 49 anni che un pomeriggio di nove mesi fa uccise a Francavilla la psicologa Monia Di Domenico.
La difesa, con in mano la relazione di un consulente di parte, chiede il rito abbreviato perché quel pomeriggio dell’11 gennaio scorso l’uomo non era in grado d’intendere e di volere. Il Pm Giuseppe Falasca, al contrario, chiede il giudizio immediato puntando al massimo della pena anche per il modo efferato con il quale l’uomo si é scagliato contro la psicologa del Villa Serena. Nell’appartamento di proprietà dei suoi genitori viveva in affitto il cuoco Giovanni Iacone che doveva 700 euro e quel giorno la vittima era andata lì proprio per ricevere quanto dovuto, ma una banale discussione o chissà quale altra ragione, ha scatenato la reazione violenta dell’uomo che ha prima colpito ripetutamente al volto la povera Monia con un sasso e poi ha proseguito con una scheggia di vetro per almeno 16 volte, provocando uno shock emorragico risultato, purtroppo fatale, come emerse dall’esame autoptico. Iacone tentò maldestramente di nascondere il cadavere ma non si curò delle tracce di sangue che dal sottotetto arrivavano a ritroso fino all’appartamento. Nell’udienza odierna al tribunale di Chieti il Gip, dunque, dovrà prendere una decisione: se accogliere l’istanza dell’avvocato De Amicis che punta sulla semi infermità, concedendo il rito abbreviato che prevede uno sconto di pena, o il giudizio immediato chiesto dall’accusa che potrebbe portare ad una condanna d’ergastolo. udienza subito rinviata al prossimo 15 novembre per consentire alla difesa di raccogliere maggiore produzione documentale.