Omicidio Maxim: Il processo per l’adozione torna a Pescara. Lo ha stabilito la Corte d’Assise di Chieti accogliendo l’eccezione d’incompetenza sollevata dai legali del tre imputati, la madre adottiva e due medici.
Il bimbo russo ucciso due anni fa dal padre adottivo Massimo Maravalle assolto dal Gup perchè non punibile in quanto incapace d’intendere e di volere. Sulla vicenda si é aperto un procedimento parallelo riguardo le pratiche per l’adozione che sarebbe stata, secondo l’accusa, ottenuta tenendo nascosta la patologia del padre. Sotto indagine in questo procedimento la madre e moglie di Maravalle, Patrizia Silvestri, il medico del Servizio di Medicina Legale e del lavoro della Asl di Pescara Giuliana Iachini ed il medico di base Fabio Panzieri, tutti e tre rinviati a giudizio per falso in concorso. A questo punto il Pm dovrà riformulare le accuse ed il Gup dovrà disporre il rinvio a giudizio davanti al Tribunale Monocratico di Pescara. In particolare l’accusa sostiene che Patrizia Silvestri avrebbe omesso di riferire e fornire notizie sui disturbi e sulla patologia psichiatrica del marito. Sempre secondo l’accusa i due medici avrebbero attestato che Maravalle era esente da difetti fisici e psichici. Per il reato di falso, sempre relativo all’adozione, Maravalle é stato condannato dal Gup, tramite rito abbreviato, a un anno di reclusione pena sospesa.