per l’omicidio del pensionato di Monteodorisio Antonio Lizzi, le attenzioni degli inquirenti si starebbero concentrando su un conoscente.
Massimo riserbo sulla sua identità, mentre la Procura ha convocato per lunedì prossimo gli specialisti del Ris, da Roma, chiamati a passare al setaccio l’appartamento in contrada Marracola. Esclusa l’ipotesi della rapina finita male, anche perché il particolare dei lacci che tenevano Lizzi bloccato ad una sedia, secondo gli inquirenti, hanno tutta l’aria di un depistaggio. Ipotesi rafforzata dalla mancanza di segni di effrazione alla porta d’ingresso. L’omicidio, dunque, potrebbe essere avvenuto al culmine di una violenta discussione, da valutare se pianificato e dunque volontario, o preterintenzionale. Intanto gli indizi raccolti non sono pochi a cominciare da brandelli di pelle sotto le unghie della vittima a testimoniare una probabile colluttazione. Ricostruiti anche gli ultimi istanti di vita di Antonio Lizzi che risalgono a venerdì 2 febbraio quando é stato visto fare la spesa in un supermercato vicino casa e caricare le buste a bordo del suo Fiorino bianco, quella sera stessa il pensionato é stato ucciso.