Omicidio Rigante a Pescara: Ciarelli chiede uno sconto in vista dell’udienza in Cassazione prevista per martedì a Roma. Il Rom condannato a 30 anni in primo grado, confermato in Appello, per aver ucciso la notte del primo maggio di 4 anni fa il tifoso pescarese Domenico Rigante.
Il legale di Massimo Ciarelli, Franco Metta, ribadisce la linea difensiva che i giudici di primo grado e di appello non hanno riconosciuto, ovvero la natura preterintenzionale o colposa e l’attenuante della provocazione per l’aggressione subita da Ciarelli il giorno prima. La Suprema Corte, lo ricordiamo, non potrà entrare nel merito, ma solo giudicare l’esatta applicazione del Codice Penale nel determinare la sentenza. Secondo i giudici Ciarelli, ed il suo commando formato prevalentemente dai suoi cugini, Luigi, Angelo, Antonio e Domenico, per tutti pena ridotta, quella tarda sera del primo maggio sono andati da Rigante in Via Spaventa con il chiaro intento di uccidere. Secondo la difesa, invece, volevano solo dargli una lezione e che il colpo di pistola sarebbe addirittura partito accidentalmente.
trentanni sono pochi almeno 60ntanni per questo bastardo
Riduzione a questo essere di fogna immondo di una merda di strada cancro della societa? mi chiedo come faccia ancora ad esistere questo cesso vivente.A moooooorrrrteeee!!!