Nei giorni scorsi il consueto appuntamento con l’Open House al Banco Alimentare di Abruzzo e Molise, un’occasione per conoscere meglio il nuovo presidente.
Dopo 21 anni cambio al vertice del Banco Alimentare di Abruzzo e Molise. Luigi Nigliato, uno dei fondatori del Banco in Abruzzo, passa il testimone ad Antonio Dionisio, consulente aziendale, già direttore della Compagnia delle Opere. L’investitura ufficiale nel corso dell’undicesima edizione dell’Open House, il consueto momento di condivisione, raccolta fondi ed incontro tra aziende ed operatori che collaborano con il Banco Alimentare:
“Dopo 21 anni era giusto dare spazio a qualcuno più giovane in grado di dare nuovo entusiasmo a questa grande opera – ha dichiarato non senza un pizzico di emozione il presidente uscente Luigi Nigliato – quello che posso dire è che auguro a tutti di fare questa esperienza perché personalmente in questi 21 anni sono diventato più uomo. Siamo partiti in 5 raccogliendo gli alimenti da consegnare ai poveri dentro un garage, ora la realtà parla di oltre 200 associazioni convenzionate, di un grande capannone dove confluiscono prodotti da numerose aziende, ma soprattutto il grande livello di umanità che in questi anni ha sempre contraddistinto l’attività e l’amicizia con i miei collaboratori e le tante persone che abbiamo conosciuto ed incontrato.”
Proprio per questo livello di amicizia il nuovo direttivo del Banco Alimentare ed il neo presidente Antonio Dionisio hanno deciso di conferire a Nigliato il riconoscimento di presidente onorario, mentre durante la serata anche importanti rappresentanti istituzionali, dall’assessore regionale Fioretti, al sindaco di Pescara Masci all’ex assessore regionale Marinella Sclocco, hanno voluto sottolineare l’assoluto valore sociale di un’opera che ormai da 30 anni a livello nazionale e 21 a livello regionale costituisce uno dei presidi più importanti nel continuo conflitto contro la povertà e lo spreco alimentare:
“Mi porto il peso di una grande eredità – spiega il neo presidente Antonio Dionisio – Luigi Nigliato ha fatto nascere e condotto alla maturazione questa opera, a me il compito di proseguire lungo questa strada già tracciata, provando ad affrontare nuove sfide che il mondo del sociale, ma anche quello delle relazioni con le imprese del settore, ci mettono davanti.”