Operazione “Isola felice”: Soldi riciclati nel Vastese in negozi, bar e immobili vari, ma anche altri interessi per il Clan Ferrazzo in procinto di uccidere.
Altri particolari emergono dalla complessa operazione d’indagine denominata “Isola felice”, condotta dai Carabinieri, e che ha portato all’arresto, nei giorni scorsi, di 25 persone affiliate alla ‘Ndrangheta e alla denuncia di oltre 100 soggetti che gravitavano intorno a questa pericolosa organizzazione criminale che aveva messo radici nella nostra Regione. Il boss, Eugenio Ferrazzo, é riuscito nel giro di sei anni a riorganizzare una pericolosa ‘Ndrina tra Pescara, Montesilvano, Vasto e San Salvo, operando su più fronti. Da una parte la gestione di traffici internazionali di cocaina ed armi; dall’altra il riciclaggio di denaro sporco attraverso le cosiddette “lavanderie”, esercizi commerciali, locali ed anche appartamenti a macchia di leopardo in tutto l’Abruzzo. Il quartiere generale al quinto piano di un complesso residenziale a Montesilvano, con annessi garage che venivano utilizzati come magazzini per droga ed armi. Case e garages anche a Vasto. Ad accelerare le indagini il progetto criminoso di Ferrazzo pronto ad uccidere in quello che sarebbe stato un inquietante agguato di mafia nella nostra Regione. Bersaglio un commerciante di Vasto reo di essersi impossessato di 80 mila euro, soldi del clan, approfittando dell’arresto di un malvivente calabrese. L’attentato sventato in extremis grazie all’intervento di un altro associato che aveva deciso di mettere di tasca sua i soldi mancanti. Le indagini, affidate al reparto operativo dei Carabinieri di Pescara e coordinate dalla Dda de L’Aquila, proseguono allo scopo di avere un quadro della già grave situazione ancora più chiaro.