Operazione no stop: i controlli della Gdf contro il caro carburante

La Guardia di Pescara, dopo aver smantellato una maxi truffa a livello nazionale, indaga sugli abnormi rincari dei carburanti per accertare eventuali illeciti di rilevanza penale.

Ieri , 17 marzo, infatti, nell’ambito dell’operazione “No-Stop”, è stato avviato un piano di controlli ai distributori di carburante che prosegue senza sosta, h24 e anche nei fine settimana. L’obiettivo è quello di accertare eventuali condotte a danno dei consumatori. 

operazione NO-STOP

Il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, colonnello Antonio Caputo, spiega che < Nel caso in cui dovessero emergere elementi sintomatici di manovre distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, verrebbero sviluppati approfondimenti volti a risalire la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti da cui potrebbero originare le speculazioni. Truffa aggravata, aggiotaggio, manovre speculative su merci. Sono molti i fenomeni che possono emergere nel settore delle frodi sul carburante. In relazione alla corsa irragionevole dei prezzi di benzina e gasolio, effettueremo tutti gli accertamenti utili ad individuare eventuali responsabilità per fenomeni evasivi che, come “Oro nero” ha dimostrato, generano un fortissimo impatto economico e sociale.

La Guardia di Finanza, come sempre, dedicherà tutte le sue energie al presidio della legalità e al mantenimento della sicurezza economico-finanziaria del territorio. Ci impegniamo, quotidianamente, come baluardo della società contro le distorsioni del corretto funzionamento del mercato, a tutela degli operatori onesti e dei cittadini. In questa fase di ripresa dell’economia, occorre porre le condizioni per garantire il regolare svolgimento delle attività commerciali tradizionali, cc.dd. “di prossimità”, che valorizzano il territorio e i cui canali di approvvigionamento sono influenzati dai costi legati al trasporto delle merci>.

Mentre il Governo va verso il taglio delle accise sui carburanti e la tassazione degli extra-profitti delle imprese energetiche, la Guardia di Finanza di Pescara indaga sugli abnormi rincari per accertare eventuali illeciti di rilevanza penale, come già successo con la maxi-operazione “Oro nero”, con cui le Fiamme Gialle del capoluogo adriatico hanno smantellato una colossale truffa nazionale costata allo Stato una materia imponibile pari a più di 207 milioni di euro, per un’IVA evasa di oltre 45 milioni di euro.

I controlli seguono gli esposti che il Codacons ha presentato a 104 Procure italiane chiedendo alla Guardia di Finanza di indagare. L’Associazione dei consumatori ha denunciato <l’escalation senza freni delle tariffe “alla pompa e le speculazioni sui listini prezzi di benzina e gasolio. I prezzi dei distributori impennano, sono letteralmente fuori controllo. Questi aumenti spropositati non c’entrano nulla con la delicata situazione dell’Ucraina, sono ingiustificati, parliamo di carburanti acquistati mesi fa a prezzi sensibilmente inferiori>.