A processo don Mario Persoglio il prete che ha venduto l’oro di San Rocco ad Orsogna per riparare il tetto della chiesa. A luglio la prima udienza.
Finisce sotto processo don Mario Persoglio, il prete di 78 anni accusato di aver ceduto gioielli in oro di San Rocco ad Orsogna, considerati beni culturali. La prima udienza è fissata per il prossimo 13 luglio e il sacerdote rischia la pena di un anno di reclusione e una maxi multa. Continua a difendersi don Mario e a dire che ha venduto i preziosi per ottenere denaro necessario a riparare il tetto della chiesa. I fedeli, nell’agosto del 2015, durante le feste in onore del Santo, si sono accorti che i gioielli, ex voto donati dai parrocchiani, erano stati sostituiti con bigiotteria ed hanno deciso di rivolgersi alla magistratura. All’esposto in Procura a Chieti sono seguite indagini al termine delle quali il pm Giancarlo Ciani ha firmato la citazione diretta a giudizio per il prete, accusato di violazioni al codice dei beni culturali e del paesaggio. A Don Mario viene contestato di aver alienato, senza le relative autorizzazioni del Ministero ,come scrive il Pm Ciani , “cedendoli ad un Compro Oro, numerosissimi pezzi di oreficeria facenti parte del cosiddetto ‘Tesoro di San Rocco’ custoditi presso la parrocchia di San Nicola di Bari” sita in Orsogna. Tutti da considerarsi quali beni culturali”. La vicenda sarebbe scaturita dalla esigenza di effettuare lavori di ristrutturazione nella Chiesa e il sacerdote , non avendo denaro, pensò di pagarli vendendo gli ex voto. Una decisione che, dopo essergli costata la perdita di fiducia da parte dei fedeli, ora lo vede anche imputato in un processo.