Gli uomini del Pnalm e volontari hanno provveduto ieri a recintare la vasca di abbeveraggio in località “Le Fossette” di Villavallelonga dove nei giorni scorsi sono annegati 3 orsi, un’orsa adulta e due suoi cuccioli.
Una misura forse tardiva, visto che la tragedia si è consumata, ma comunque necessaria per evitare altre tragedie, visto che, con quelli della scorsa settimana sono complessivamente cinque i plantigradi morti negli ultimi 8 anni. Tra le altre cose non è stato facile raggiungere il luogo, per farlo è stato necessario ricorrere al lento ma efficace dorso di mulo. Intorno alla vasca, realizzata abusivamente negli anni ’60, al centro di un’area di oltre 600 ettari, è stata issata una recinzione elettrificata, alimentata da pannelli solari. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri forestali di Collelongo che in questa fase preliminare stanno ascoltando alcuni pastori della zona e gli eredi della famiglia proprietaria della vasca, mentre nei prossimi giorni il Pm della Procura di Avezzano Elisabetta Labanti, avvierà ufficialmente l’inchiesta che al momento non vede segnato alcun nome nel registro degli indagati. Sull’episodio interviene anche il presidente del Pnalm Antonio Carraro:
«Sentiamo la responsabilità di quanto accaduto nella misura in cui siamo consapevoli di non riuscire a fare mai abbastanza per la tutela dell’orso», afferma, «e come tutti, anche noi ci siamo chiesti se si poteva fare di più. Ma la logica non può essere questa, perché non siamo in grado di intervenire in tutte le falle del sistema. Nella Zona di protezione esterna, dove ricordo si trova questa vasca, facciamo già tanto, nonostante non abbiamo gli stessi poteri che ci sono nel Parco.