La Weatherford annuncia 12 licenziamenti allo stabilimento di Ortona, si teme l’effetto domino, sindacati del comparto petrolifero in mobilitazione.
E’ una sorta di effetto collaterale del decreto “blocca trivelle”, diminuiscono le concessioni e con esse il lavoro ed anche lì dove si attuano politiche industriali green le aziende vanno in difficoltà e cominciano ad intaccare, come sempre, il livello occupazionale. Caso emblematico l’intero comparto petrolifero di Ortona, fino a qualche anno fa fiore all’occhiello a livello nazionale, oggi, dopo l’abbandono del distretto da parte di Eni, e la crisi per molte aziende del settore, vittima di quella che ha tutta l’aria di essere un’inarrestabile emorragia. Prendiamo il caso della Weatherford, colosso mondiale degli idrocarburi ma che da diversi anni ha anche imboccato la strada dell’innovazione verso soluzioni di energia pulita. Circa 30 mila dipendenti in tutto il mondo, due gli stabilimenti in Italia, a Ravenna, ma soprattutto ad Ortona dove risiede lo stabilimento centrale con circa 137 dipendenti. Nei giorni scorsi le parti sociali si sono viste recapitare l’annuncio ferale di 12 licenziamenti, stessa sorte per la Sclumberger di Santa Teresa di Spoltore. Al di là del numero, in apparenza esiguo, il vero timore è che questo sia solo l’inizio:
“Siamo consapevoli già da tempo del momento di crisi per tutto il settore – avverte Luca D’Angelo Rsu Cgil – ma temiamo di essere giunti alla resa dei conti, oggi 12, domani chissà”
Ed è su questo che i sindacati sono pronti a fare battaglia:
“In questo stabilimento – ci spiega Antonia D’Arcangelo Rsu Cgil – ci sono figure professionali altamente qualificate che difficilmente possono essere ricollocate ecco perché è necessario evitare a tutti i costi questo tipo di soluzione.”
“Ci opporremo con tutte le forze contro questa decisione dell’azienda- spiega Tommaso Camillotti anche lui Rsu Cgil – coinvolgendo le istituzioni affinché si adottino strumenti più adeguati con il ricorso agli ammortizzatori sociali, ma non possiamo consentire questi tagli.”
E a proposito di Istituzioni, sulla vertenza vigilerà il sindaco di Ortona Leo Castiglione:
“Questo è un territorio strategico in Italia per il comparto petrolifero – sottolinea Castiglione – o meglio lo era, ora paghiamo lo scotto di politiche sbagliate a livello centrale, il settore viene visto con diffidenza come se fosse la causa di tutti i mali in tema ambientale. Invece ci vorrebbe una maggiore consapevolezza e conoscenza delle cose, la Weatherford, ad esempio, si è sempre distinta nella ricerca di soluzioni innovative legate alla tutela dell’ambiente. Questo tipo di politica andrebbe premiato ed invece ci troviamo a pagare lo scotto di scelte non oculate che finiscono per ricadere sui lavoratori. In ogni caso come sindaco parteciperò a tutti i tavoli facendo sentire la vicinanza dell’amministrazione comunale in una fase storica per questo territorio di ripresa nel campo agroalimentare ad esempio e non solo.”