Studenti dell’Istituto “Acciaiuoli” di Ortona impegnati , presso la Capitaneria di Porto, nel progetto di “alternanza scuola-lavoro”.
Questa settimana un primo gruppo di studenti delle classi terze dell’Istituto Tecnologico Statale Trasporti e Logistica “Leone Acciaiuoli” di Ortona sarà impegnato, presso la Capitaneria di Porto di Ortona, in attività promosse nell’ambito del progetto di “alternanza scuola-lavoro” . L’istituto e la Guardia Costiera hanno siglato un accordo che prevede che anche altri ragazzi si alterneranno nella frequentazione degli Uffici fino alla fine dell’anno scolastico. L’iniziativa è giunta ormai al secondo anno e punta alla modalità didattico-formativa che il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ha fortemente voluto con l’obiettivo di orientare e sostenere un ingresso consapevole degli allievi nel mondo del lavoro. I primi otto ragazzi, inseriti nel progetto, trascorreranno una settimana di lavoro presso il Comando della Guardia Costiera alle prese con Ordinanze, piani di soccorso, ispezioni sulle unità mercantili e le molteplici attività amministrative ed operative che gli uomini e le donne della Capitaneria di porto – Guardia Costiera svolgono quotidianamente.
Il Comandante della Capitaneria di porto,Capitano di Fregata Pio Oliva, afferma “Abbiamo raccolto con estremo piacere questa iniziativa d’accordo con l’amico Marcello Rosato, Preside dell’Istituto. Contribuire ad avvicinare i giovani al mondo del lavoro, offrendo loro l’opportunità di ampliare conoscenze ed esperienze per rispondere meglio alle loro esigenze, per la Capitaneria di porto di Ortona e per il Corpo delle Capitanerie di Porto è un motivo di orgoglio. L’entusiasmo di questi ragazzi e la loro voglia di mettersi alla prova è certamente un buon inizio per la loro futura attività lavorativa, magari nella Guardia Costiera. E da quest’anno abbiamo accolto presso i nostri uffici anche studenti del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Lanciano, segno dell’interesse crescente verso il mondo marittimo in generale e verso l’esperienza quotidiana nelle Capitanerie di Porto anche in ambienti scolastici che non hanno al centro della loro didattica programmi per la formazione marittima”.