Si conclude con le assoluzioni degli imputati il processo sull’intervento edilizio residenziale “Caletta del Turchino a San Vito Chietino.
A renderlo noto sono Alfonso Ucci e Alberto Paone, legali degli imputati Alfredo e Maria Teresa Di Nardo, accusati a vario titolo di reati urbanistici, falso e truffa assieme a Romeo Montinaro. Nel corso del giudizio, ed all’esito di una serie di procedimenti cautelari, vennero eseguiti sequestri prima totali e poi parziali della struttura ed adottata una ordinanza di demolizione della copertura, “con intuibili danni diretti ed indiretti per i progettisti e per la società che ha realizzato il complesso immobiliare”, ricordano i legali.
La copertura è stata poi ricostruita identica alla precedente, regolarmente assentita dagli organi comunali e dalla soprintendenza ai beni paesaggistici della regione Abruzzo.
Dopo un processo lungo ed articolato, ed all’esito di un’attenta istruttoria che ha permesso di sviscerare ogni aspetto della vicenda, il Giudice Unico presso il Tribunale di Lanciano Belli ha dichiarato non doversi procedere in relazione ad alcuni dei reati edilizi minori contestati perché estinti per sopravvenuto rilascio di permesso di costruire in sanatoria, ed ha mandato assolti gli imputati da tutti i restanti reati loro contestati con la formula “perché il fatto non sussiste”.
“La sentenza odierna” -affermano i legali degli imputati assolti- “ribadisce e conferma l’assoluta correttezza dell’operato dell’Ing. Alfredo Di Nardo e dell’Ing. Maria Teresa Di Nardo pur se non vale a risarcire gli imputati degli enormi ed ingiusti danni subiti a seguito di una vicenda, iniziata nel lontano maggio 2012, che ha preso le mosse da accertamenti svolti in maniera incompleta e non condivisibile”.