La giunta regionale ha approvato la delibera che ha validato il progetto che avvia l’iter per la gara d’appalto internazionale per la realizzazione del nuovo ospedale di Chieti. Febbo (FI): “pronti esposti per 2 Procure”.
Il presidente Luciano D’Alfonso e l’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci hanno ricordato che dopo 50 mesi di lavoro cognitivo, per la nascita del nuovo nosocomio da 500 posti letto, ora la delibera detta costi, tempi, durata per la realizzazione dell’opera che dovrà essere completata in circa 66 mesi. Intanto entro 60 giorni la Asl Lanciano Vasto Chieti, che diventa stazione appaltante, dovrà avviare le procedure per la gara. Un’istruttoria tra le migliori a livello nazionale hanno evidenziato D’Alfonso e Paolucci che già pensano ai progetti che riguardano altre strutture sanitarie abruzzesi.
La presentazione del nuovo iter da parte del presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, che ha tenuto una conferenza stampa insieme all’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, al direttore generale della Regione Vincenzo Rivera, al manager della Asl Lanciano-Vasto-Chieti Pasquale Flacco e al direttore amministrativo dell’azienda sanitaria Tiziana Petrella. Sarà infatti la Asl a gestire tutte le procedure di gara e aggiudicazione.
“In questi quasi 50 mesi di istruttoria – ha sottolineato D’Alfonso – è stata eseguita un’attività gestionale che ha visto una puntuale lettura e rilettura dell’elaborato redatto dal proponente (il raggruppamento d’imprese Maltauro-Nocivelli-Finanza e progetti, ndr), affinché emergesse chiaro l’interesse pubblico alla realizzazione della cittadella ospedaliera di Chieti, stante le debolezze strutturali riscontrate su alcuni corpi di fabbrica dell’attuale presidio. Del resto che fosse prioritario costruire un nuovo nosocomio era una necessità emersa già nel corso della precedente legislatura, da cui abbiamo ereditato la prima proposta di project financing”.
Il presidente ha rimarcato come il “prodotto progettuale che andrà a gara sia quanto di meglio si potesse ottenere in termini infrastrutturali, finanziari ed economici. E si tratterà di una gara a livello internazionale”.
Per l’assessore Paolucci:
“In questi 4 anni si è assistito a un’opposizione volutamente strumentale al progetto, che oggi è invece molto diverso da quello iniziale, perché frutto di un confronto a cui hanno partecipato anche i medici e gli altri operatori sanitari che lavorano al policlinico. Il risultato è un progetto più funzionale e a misura di cittadino, che potrà essere preso a esempio come buona pratica anche in altre Regioni”.
Il nuovo ospedale di Chieti avrà una dotazione di 498 posti letto, che troveranno posto in 6 padiglioni: 2 di nuova costruzione (denominati P e N) e 4 ristrutturati (G, H, M, K), per un totale di 75500 metri quadrati di superficie. Le demolizioni, invece, riguarderanno 9 dei padiglioni attualmente esistenti. Il presidio disporrà di 1309 posti auto, a fronte dei 1071 della prima elaborazione progettuale, andando a risolvere uno dei disagi maggiormente segnalati dall’utenza che utilizza i servizi ospedalieri.
Il costo dell’edificio ammonterà a 118 milioni e 800 mila euro, contro i 143 del primo progetto. Il privato che si aggiudicherà l’appalto per la costruzione (che resta naturalmente di proprietà pubblica), incasserà per 25 anni e mezzo un canone di locazione (il cosiddetto canone di disponibilità) fissato a base d’asta in 12 milioni 270 mila euro e un canone per la concessione di servizi la cui base d’asta è invece fissata a 9 milioni 580 mila euro. Sommando i canoni, il costo complessivo finale del nuovo presidio teatino arriva a 285 milioni di euro, soggetto in ogni caso a una percentuale di ribasso d’asta che lo comprimerà ulteriormente. La prima proposta del raggruppamento di imprese, invece, prevedeva un costo finale di 526 milioni.
FEBBO (FI) SU PROJECT FINANCING: “Ho già dato mandato ai miei legali di impugnare l’atto deliberativo con esposti alle Procure della Repubblica e della Corte dei Conti. Si tratta di un’azione scientemente preparata che prelude al collasso anche economico-finanziario della sanità teatina, con ripercussioni sulla stessa Università. Gravissima la partecipazione alla conferenza stampa dei vertici Asl su cui ricadrà la responsabilità patrimoniale della scelta”.
Il servizio del Tg8