Ospedale Guardiagrele: servizi inesistenti, impossibile fare esami diagnostici.
“L’allarme lanciato qualche giorno fa – spiega il sindaco Simone Dal Pozzo – si è rivelato fondato. Mentre in tutta la ASL bisogna recuperare circa 40.000 prestazioni, a Guardiagrele non è possibile prenotare neanche un esame. Nelle settimane e nei mesi in cui si riprogramma la sanità in tutta Italia e così nella nostra Regione, Guardiagrele è stata letteralmente dimenticata. Abbiamo avanzato proposte, sollecitazioni e richieste di ogni genere, ma nessuna risposta è arrivata”.
Rispondendo a una richiesta del sindaco di Guardiagrele, la ASL, con una nota dello scorso 4 agosto, ha comunicato che la Radiologia è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 14 ed è impossibile prenotare prestazioni tramite CUP perché è garantito il solo accesso tramite PPI.
Ad oggi i fatti sono questi: il distretto è ridotto i minimi termini e la specialistica ambulatoriale non riesce a soddisfare le richieste del territorio; chiunque voglia prenotare una tac, una ecografia, una radiografia ed ogni altro esame diagnostico, anche il più elementare, non può farlo a Guardiagrele; di posti letto ospedalieri ormai non si parla più da un anno.
Stando all’ultimo verbale del Tavolo di monitoraggio della rete ospedaliera non si è ancora discusso tanto che sull’argomento c’è un silenzio incredibile.
“Non è esagerato dire – afferma il sindaco – che questo è il punto più basso per la sanità del territorio che fa capo a Guardiagrele in un momento, che dura da mesi, nel quale siamo rimasti gli unici a protestare”.