I ferri chirurgici, per essere sterilizzati, dall’ospedale di Pescara verranno inviati in quello di Teramo. Il vice presidente del consiglio regionale Domenico Pettinari denuncia lo spreco e altri annosi problemi riguardanti la Asl pescarese.
La sanità abruzzese è al collasso ha detto Pettinari nel corso di una conferenza stampa tenuta, questa mattina, 31 agosto, proprio davanti al nosocomio pescarese, per denunciare la lentezza della Giunta regionale nel risolvere i problemi che producono “Grandi disservizi per l’utenza”.
Pettinari ha evidenziato che se ci sono queste annose problematiche e se si registra sempre più un “Alto tasso di cittadini che rinunciano alle cure la responsabilità è della politica. Dal 2007 abbiamo speso 15 milioni di euro per affittare la pet tac che sosta davanti all’ospedale di Pescara che se venisse acquistata costerebbe soltanto 1 milione e mezzo di euro.
Anche per il problema dell’elisoccorso ho presentato un’interrogazione. Per la messa a norma della pista di atterraggio che si trova nel nosocomio pescarese ci vogliono 170 mila euro ma si utilizza un’ambulanza che dell’aeroporto arriva al nosocomio mettendo a rischio la vita delle persone perchè utilizzando l’elicottero il paziente arriverebbe almeno 15 minuti prima e sappiamo quanto, in caso di emergenza, sia fondamentale il fattore tempo.
Per non parlare del reparto di gastroenterologia dell’ospedale di Penne che è rimasto senza primario, ormai in pensione, e versa in stato di abbandono”.
Così il vice presidente Pettinari sui temi sopra elencati: “Siamo davanti all’ennesimo spreco firmato Asl di Pescara. Per 18 mesi, infatti, gli utensili delle sale operatorie saranno trasportati con una navetta fino a Teramo per essere sterilizzati, causando costi aggiuntivi e disservizi a tutte le sale chirurgiche del Santo Spirito e a tutti i reparti che operano in emergenza urgenza.
La scelta, discutibile, sembrerebbe causata da lavori di ristrutturazione nei sotterranei che prima ospitavano il reparto di sterilizzazione dell’ospedale di Pescara. Ma davvero c’era bisogno di portarli fino a Teramo in un’azienda esterna alla Asl?”
Prima la sterilizzazione dei ferri operatori veniva eseguita all’interno dell’ospedale precisamente nei locali sotterranei. Avere il servizio interno alla struttura permette di agevolare il lavoro dei medici e di garantire un servizio efficiente ai pazienti. Adesso cosa succederà? Probabilmente un’unità mobile di sterilizzazione vicino all’ospedale avrebbe garantito una continuità per il servizio e avrebbe consentito di avere sempre a disposizione attrezzature così importanti e delicate anche in situazioni salva vita.
Una gestione fallimentare della Asl anche con la Giunta di centro destra, in piena continuità con quella del centro sinistra. Lo abbiamo sempre detto che sono due facce della stessa medaglia e la gestione della Asl ne è la prova.
Nella provincia di Pescara insistono i grandi sprechi: dalla Pet Tac, che continua a costarci migliaia di euro al giorno, al trasporto in ambulanza privata dei pazienti soccorsi dall’elicottero, a causa dell’inadeguatezza dell’eliporto dell’ospedale. I macchinari sono abbandonati, come la Rx polifunzionale nel distretto di Pescara nord e la palazzina di Via Rigopiano, l’eterna incompiuta acquistata per milioni di euro, continua ad essere abbandonata e fatiscente.
L’Assessore Verì batta un colpo, il tempo passa e il suo assessorato è fermo davanti ai grandi sprechi. Che ci sia stato un cambio di guida di questa Regione i cittadini non se ne sono accorti. Tutto continua come sempre: sprechi e disservizi che gli abruzzesi sono costretti a pagare. Continueremo a denunciare queste situazioni estreme perché la salute dei cittadini è al primo posto per il M5S e dovrebbe esserlo per chiunque voglia amministrare una Regione.
Questo quadro allarmante desta ancora più preoccupazione se pensiamo al depotenziamento dei presidi minori che, con l’attuale amministrazione regionale, continuano a perdere pezzi: vedi la gastroenterologia di Penne che, nonostante rappresenti una eccellenza della sanità regionale, ha perso un medico e tra poco perderà un infermiere.
Queste scelte scellerate non possono che rappresentare la chiara volontà di far morire lentamente reparti e presidi ospedalieri pubblici. Ospedali al collasso, liste d’attesa lunghissime, apparecchiature ferme, reparti sovraffollati, pronto soccorso in tilt, carenza di farmaci, imboscati negli uffici amministrativi, distretti e guardie mediche in abbandono. Una sola parola: vergogna! ”
Il Servizio del Tg8:
https://www.youtube.com/watch?v=KnLzORZivJg