Palazzo Sirena a Francavilla al Mare verso la demolizione. In settimana sarà conferito l’incarico per i lavori.
Il Sindaco di Francavilla al Mare Antonio Luciani risponde al comitato Risorgi Sirena annunciando che entro questa settimana verrà pubblicata la determina di conferimento dell’incarico per i lavori di demolizione di Palazzo Sirena.
Il primo cittadino spiega “Entro una ventina di giorni avremo il progetto e da lì procederemo. Chiaramente, in questo lasso di tempo provvederemo anche la verifica delle idee progettuali sul futuro della piazza e sulla sistemazione della viabilità. Quanto alla situazione relativa all’Auditorium, il 20 dicembre si riunirà la Commissione pubblico Spettacolo per ottenere la certificazione che ci consentirà l’utilizzo. L’Auditorium potrà ospitare 270 persone. L’idea è che si sviluppi oltre che come polo culturale, anche come centro congressi. Due rapidi calcoli: ipotizzando che venga riempito 100 volte l’anno, vorrebbe dire aver ospitato 27.000 persone nel centro cittadino. Se pensiamo ad una spesa pro capite di 10 euro per persona (tra bar, ristoranti, negozi), questo significherebbe 270.000 euro in più nella nostra economia. Numeri destinati ad aumentare esponenzialmente in caso di utilizzo ancora più frequente dell’Auditorium, come auspichiamo.Sulle tesi portate avanti dal comitato Risorgi Sirena, che vede membro l’architetto Mosè Ricci che fece parte anche del team di tecnici che realizzò la torre negli anni ‘90, non si comprendono appieno le motivazioni. E’ lecito proporre alternative, ma mi chiedo: chi oggi vuole difendere il valore architettonico di quella struttura dove era quando è stata costruita la torre che solo oggi, grazie ad un intervento di questa amministrazione, è stata valorizzata e resa utilizzabile? Perché nessuno mi ha chiesto, per valorizzare il palazzo che tanto difendono, di abbattere quella torre? Anche la posizione dell’architetto Ricci appare, oggi, per nulla coerente con quanto egli stesso affermava più di venti anni fa. Si legge infatti nella relazione allegata al progetto del concorso del 1992 a firma degli architetti Moccia, Conti, Ricci: “l’edificio attuale non riesce a proporsi come punto di riferimento all’interno della città, sia per la poco felice situazione dell’intorno urbano (fa da spartitraffico tra il parcheggio e il mare), sia per la perdita di valenze espressive che caratterizzavano l’architettura preesistente distrutta dalla guerra”. L’architetto Ricci nel 1992 definiva il palazzo Sirena uno spartitraffico, oggi difende quello stesso edificio, chiuso da 25 anni. La decisione di aderire o meno ad un progetto è una decisione politica. Se non c’è un valore storico o architettonico da difendere, come non c’è in questo caso, l’amministrazione fatte le sue valutazioni procede. Siamo stati votati per amministrare questa città, ne abbiamo ricevuto mandato da oltre il 65,75 per cento dei cittadini, e questo facciamo e faremo. Quanto all’incontro richiesto dal signor Fimiani del comitato Risorgi Sirena, rispondo che il mio numero di cellulare è a disposizione di tutti, come pure quello della mia segreteria. Chiunque desideri avere un incontro con me, può chiamare per concordarlo. Gli incontri non si convocano a mezzo stampa per cercare visibilità”.