Nel corso di controlli nel territorio del Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga i Carabinieri Forestali hanno denunciato alcuni allevatori ed elevato sanzioni per 20mila euro.
I Carabinieri forestali del Reparto Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, nell’ambito di controlli sull’utilizzo dei pascoli montani nell’area aquilana, hanno elevato sanzioni amministrative per circa 20.000 euro ed hanno denunciato alcuni allevatori che utilizzano i pascoli all’interno dell’area protetta.
Negli allevamenti bovini, equini ed ovini, violando norme comunitarie, nazionali e regionali, gli allevatori svolgevano le loro attività in pascoli abusivi. Viene contestata anche l’omessa guardiania e l’introduzione di animali al pascolo in quota in periodo non consentito, ponendo una seria ipoteca sulle capacità di carico dei pascoli e sulla possibilità di permanenza in quota del bestiame in estate.
I Carabinieri Forestali spiegano che “L’andamento stagionale, con scarse precipitazioni autunno-invernali e primaverili, oltre alle basse temperature notturne maggio, hanno causato un arresto nello sviluppo dell’erba e, perdurando l’attuale situazione di scarsa piovosità, si assisterà a una carenza idrica sui territori montani e collinari, con ridotta produzione foraggera”.
I Carabinieri Forestali delle Stazioni Carabinieri “Parco” di Assergi, Arischia e Campotosto nel corso di attività svolte insieme al servizio veterinario della Asl di L’Aquila Avezzano Sulmona hanno sequestrato diversi cavalli, diffidenti e difficilmente avvicinabili in considerazione dell’abitudine di vivere allo stato brado.
Gli animali erano privi di microchip e non in regola con gli obblighi di identificazione e gestione dell’anagrafe equina, anche in relazione agli obblighi di legge connessi all’anemia infettiva degli equini.