Patologie oncologiche: proposta di legge del Patto per l’Abruzzo

Sostenere le attività di studio e ricerca nell’ambito delle terapie integrate per le patologie oncologiche: è la proposta di legge del Patto per l’Abruzzo

Sebbene non sia possibile stabilire un nesso di causalità fra violenza e cancro, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato come la violenza, anche di genere, abbia implicazioni dirette e indirette sulla salute umana e su patologie come il cancro.

In Abruzzo sono circa 1200 gli interventi chirurgici eseguiti lo scorso anno per il cancro alla mammella, una patologia oncologica in crescita esponenziale negli ultimi anni con un’incidenza che nella nostra regione si attesta sui 170 casi ogni 100mila abitanti, contro i 38 registrati cinquant’anni fa. Studi scientifici ed esperti del settore legano questo preoccupante aumento anche a fattori ambientali quali inquinamento, stile di vita e alimentazione non corretta.

Per parlare di un alto tasso di guarigione e per evitare formazioni recidive è necessario che si faccia prevenzione, attraverso screening costanti.

È dunque in questo contesto che si inserisce la Proposta di legge dell’opposizione in Consiglio regionale, con l’obiettivo di garantire le attività di studio e ricerca nell’ambito delle terapie integrate per le patologie oncologiche.

Il testo, firmato dai proponenti, il capogruppo di Patto per l’Abruzzo Luciano D’Amico, il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Blasioli, e la consigliera regionale Erika Alessandrini, è stato presentato a Pescara nel corso di una conferenza stampa.