E’ iniziato dal Pontificio Seminario Regionale “San Pio X” di Chieti il ciclo d’incontri promosso dall’Ufficio Nazionale per i beni ecclesiastici della Cei di concerto con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei carabinieri.
“Beni culturali ecclesiastici, tutela e protezione tra presente e futuro” tema centrale del ciclo di conferenze organizzato a livello regionale dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Cei in collaborazione con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Primo appuntamento stamane all’aula magna del Pontificio Seminario Regionale “San Pio X” di Chieti, alla presenza dell’arcivescovo di Chieti-Vasto, Mons. Bruno Forte, dei massimi dirigenti ed esperti di Soprintendenza dei beni artistici e culturali e del Mibac. L’incontro si è aperto con un momento estremamente significativo, la riconsegna, al legittimo proprietario, del prezioso spadino della Madonna Addolorata rubato lo scorso maggio in una chiesa a Francavilla e ritrovato, dopo breve tempo, grazie all’attività investigativa del Nucleo dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, in un “Compro Oro” di Rimini. Un’indagine fulminea sollecitata dal comando di stazione dei carabinieri di Francavilla guidato dal capitano Antonio Solimini e portato a termine dagli uomini diretti dal tenente colonnello Carmelo Grasso:
“Eravamo già sulle tracce di due individui che sapevamo agire abitudinariamente tra i luoghi di culto in Abruzzo – ci spiega il Ten. Colonnello Grasso – una volta ricevuta la segnalazione dai colleghi di Francavilla siamo quasi andati a colpo sicuro ed in un “Compro Oro” di Rimini abbiamo ritrovato lo spadino che rischiava di andare irrimediabilmente perduto.”
Altra attività fondamentale da parte dall’organo della Tutela Patrimonio Culturale, uno dei primi istituiti al mondo già nel 1969, quello relativo al recupero dei beni danneggiati dalle catastrofi naturali e qui in Abruzzo ne sappiamo qualcosa avendo subito nell’arco di circa 7 anni ben due importanti eventi sismici. Importante, da questo punto di vista, anche il rapporto di collaborazione e sinergia con le Soprintendenze le quali hanno contezza della situazione a livello regionale. Rosaria Mencarelli Soprintendente Sabap Abruzzo ne approfitta per fare il punto, sottolineando come, in questa fase, la vera emergenza non è tanto quella dei luoghi e dei beni danneggiati dal sisma del 2009, quanto quelli nella Provincia di Teramo colpita dal sisma del 2016 per i quali i finanziamenti ci sono, ma sono ancora bloccati:
“Si tratta di velocizzare le pratiche, dalla fase progettuale a quella esecutiva – ci spiega la Mencarelli – ricordiamo che sono ancora tanti gli edifici religiosi chiusi al culto e da parte nostra non possiamo che continuare a vigilare e sollecitare interventi necessari.”