Istituita la prima area di restrizione alla pesca nella Fossa di Pomo in Adriatico, una zona di riproduzione di specie commerciali come scampi e naselli nelle acque internazionali tra Italia e Croazia.
Ad adottarla, ieri è stata la 41 esima sessione della Commissione Generale sulla Pesca nel Mediterraneo (Cgpm) su proposta dell’Unione europea e prima ancora di MedReAct e dell’Adriatic Recovery Project. La “Fisheries Restricted Area” (Fra) istituisce nella Fossa tre zone di pesca: una chiusa a tutte le attività di pesca, a strascico e con reti da posta e palamiti e altre due dove l’attività sarà significativamente ridotta.
”La decisione della Cgpm – ha affermato Domitilla Senni, di MedReAct – costituisce una pietra miliare a dimostrazione che i progressi possono essere raggiunti anche in aree pesantemente sfruttate dalla pesca a strascico; ci congratuliamo anche con l’Ue e con tutti quei ricercatori che da tempo lavorano per il recupero di questa zona e del mare Adriatico”.