Il Comune di Pescara stanzia 46mila euro per far rinascere la Pineta dannunziana, gravemente danneggiata dall’incendio del primo agosto scorso. Il consiglio comunale approva la delibera che prevede gli interventi più urgenti e già avviati da diverse settimane con l’abbattimento di 50 alberi distrutti dalle fiamme.
Il vice sindaco e assessore ai Parchi e al Verde Pubblico Gianni Santilli spiega che la delibera esaminata lunedì scorso dalla commissione Ambiente, presieduta da Ivo Petrelli, prevede di ripulire subito il comparto 4 per poterlo riaprire al pubblico.
Dagli studi su 400 alberi, avviato dai tecnici incaricati dal Comune per verificare quali possono essere ancora salvati, è emerso che 50 dovevano essere abbattuti e 60 piante, con le potature, potranno continuare a vivere. Molti alberi, però, sono stati lambiti dalle fiamme e hanno riportato danni irreversibili e potrebbero rappresentare un pericolo per coloro che frequentano la Riserva dannunziana. Intanto Santilli presiederà un gruppo di lavoro del quale fanno parte esperti e ambientalisti per valutare le azioni da porre in essere.
L’assessore Santilli ricorda che “ Il 2 agosto scorso il Comune ha emanato un’ordinanza di divieto di transito in via della Bonifica, via Pantini, via Silone, strada Statale 16, nel tratto compreso tra via della Bonifica e la rotatoria di via Celommi, e di chiusura dei comparti 3 e 4 della Riserva naturale.
Intanto prosegue il monitoraggio e lo storico pino della riserva deve essere sottoposto a una potatura radicale con la speranza che possa riprendersi visto che le fiamme avrebbero danneggiato l’anima interna della pianta, ritenuta sostanzialmente morta. Per il momento verrà consolidato ancorandolo a terra con dei cavi speciali.
L’amministrazione comunale aspetta un contributo di 100mila euro dalla Regione che servirà per completare i lavori che rientrano nella somma urgenza in via Pantini, dove è stata già eseguita una perizia da parte degli esperti. Alla somma di aggiungono 60mila euro raccolti con il Festival dannunziano.
C’è da dire che per consentire la riapertura della strada occorrerà procedere con la messa in sicurezza di altri pini che costeggiano il ciglio della strada e che si trovano nel comparto 4 della Riserva naturale. Resta ancora chiusa al traffico via Silone per consentire gli accertamenti finalizzati a valutare l’entità dei danni agli alberi“.