Pescara: Adopt Srebrenica, i giovani e la svolta

I giovani in Bosnia ormai artefici del futuro della rete Adopt Srebrenica. Una svolta secondo Edvige Ricci che da anni guida Mila donnambiente che insieme alle altre associazioni abruzzesi sostiene il progetto.

Ormai sono i giovani a guidare direttamente la rete Adopt Srebrenica  in Bosnia e i progetti avviati diversi anni fa da numerose associazioni internazionali per aiutare le donne e le madri che chiedono giustizia per l’uccisione di migliaia di uomini musulmani. Continuano a sollecitare la restituzione dei corpi dei propri cari e che non venga dimenticato ciò che è avvenuto nella loro terra. Di ritorno dall’ultima missione le associazioni Mila donnambiente , Aiccre Abruzzo, Olis, Donne in campo,  Baobab, Scienza U18, Associazione Donne Vestine, Emporio PrimoVere, con il patrocinio del Comune Pescara, hanno raccontato qual è attualmente la situazione in quel territorio.

Edvige Ricci, presidente di Mila donnambiente spiega che ” finalmente i superstiti, donne e bambini ormai diventati ragazzi e uomini, dopo anni  di collaborazione, viaggi e formazione con le associazioni abruzzesi, sono stati loro ad organizzare una settimana di iniziative di alto valore culturale. Sono ormai pienamente europei, con memorie e radici solide nella propria storia e nel dolore di essa, ma capaci  di guardare avanti, pur continuando a cercare, insieme alle madri,  i corpi dei padri, fidando però sulla convivenza e nella rinascita corale della città. Che per ora è ancora sotto tallone, pur se basterebbe la riattivazione delle terme, ed il futuro sarebbe già pronto. A Srebrenica, che in passato è stato un centro termale di valenza internazionale, se riprendesse questa attività si creerebbe una occasione importantissima per rivitalizzare l’economia locale. Sul piano culturale, invece, i giovani sono diventati artefici del cambiamento e della pacificazione”.

IL SERVIZIO DEL TG8: