La marineria di Pescara si dota di un nuovo motopeschereccio di trenta metri che porta il nome “Erminio Padre”. Il vice presidente di Confcommercio Riccardo Padovano : “Un ulteriore segnale della voglia vi ripartire”.
Riccardo Padovano, vice presidente di Confcommercio Pescara, esprime le sue felicitazioni alla marineria pescarese che da oggi, 20 giugno, si arricchisce, nella sua flottiglia, di un nuovo motopeschereccio di trenta metri lineari della famiglia Camplone che si dota della terza unità da pesca che porta il nome “Erminio Padre”.
L’imbarcazione è dedicata al capostipite che ha rappresentato per i fratelli Camplone, e per Massimo, conosciuto dalla marineria come “Massimuccio”, una guida insostituibile nel lavoro che ormai da decenni portano avanti.
Padovano afferma che “Si tratta per la marineria pescarese di una nuova e fra le più grandi imbarcazioni, ormeggiata sulla banchina sud e che permetterà di poter dare lavoro a dieci unita e che testimonia come il Porto di Pescara continui ad essere, nonostante le difficoltà, uno scalo marittimo che sprona la marineria a cercare di fare sempre meglio e sempre di più anche in questo momento di grande crisi nel periodo della pandemia in cui, la marineria e nello specifico la famiglia Camplone ha voluto ancora una volta investire in risorse economiche ed umane per far crescere un movimento che con il suo indotto rappresenta la seconda economia del nostro territorio.
Va dato atto a Massimo Camplone di essere sempre stato in prima fila per le battaglie per la marineria. La sua famiglia ha sempre lavorato per e con la marineria e oggi intitolare il peschereccio al papà ha voluto significare portare avanti la tradizione di famiglia con questa nuova imbarcazione e allora, come Confcommercio non possiamo che fare un plauso a questa iniziativa che arriva in una città che vive anche delle attività marinare oltre che di commercio e terziario.
Oggi la Pesca nella nostra città vuole avere nuova linfa anche grazie ai lavori che a breve interesseranno il Porto e per questo accogliamo con gioia l’arrivo di un nuovo peschereccio che avrà anche l’onore di portare il Santo nella tradizionale processione in mare in occasione della Festa di Sant’Andrea.
Una ulteriore motivo di gioia così per dare il benvenuto all’“Erminio Padre” che rappresenta un ulteriore segnale della voglia della marineria pescarese di ripartire con nuove unità, così come accaduto oggi. Ora ci sono tutte le condizioni per far ripartire e che bisogna sospendere il fermo biologico così come sottolineato in passato perché già fatto nel periodo del Lockdown.
L’obiettivo è quello più che mai di promuovere il prodotto tipico locale e allora è giusto che le barche possano uscire fra luglio e agosto e regalare il pesce ai pescaresi e ai turisti.
In ultimo mi auguro che a Pescara torni anche un cantiere navale degno di questo nome che manca da tempo e che costringe la marineria a rivolgersi oggi ai cantieri delle Marche o di Ortona. Ci attiveremo con i vari soggetti affinché tutto questo possa accadere nel più breve tempo possibile per regalare alla marineria di Pescara una nuova stagione e un nuovo e proficuo inizio”.