A Pescara sono state azzerate le liste di attesa al Servizio per le Dipendenze della Asl dove un’equipe di specialisti è impegnata costantemente nella prevenzione e nella cura delle dipendenze. Preoccupano le nuove forze di gioco d’azzardo e la nomofobia.
Le liste di attesa sono state azzerate al Serd della Asl di Pescara come ha annunciato oggi alla stampa il direttore generale dell’azienda sanitaria Armando Mancini insieme al direttore del Serd Moreno Di Pietrantonio e ad alcuni componenti dell’equipe che è costantemente impegnata nelle attività di prevenzione e cura delle dipendenze da droghe, alcol, ludopatia e nomofobia, cioè la dipendenza da cellulare e da internet che, insieme al gioco d’azzardo, sta assumendo proporzioni preoccupanti perchè investono persone di tutte le età e di tutte le categorie sociali.
Lo scorso anno la Regione ha approvato il nuovo piano contro la ludopatia per contrastare un fenomeno davvero preoccupante se si pensa che il 50% dei malati di scommesse ha almeno una volta pensato al suicidio e il 17% lo ha anche tentato e che l’Abruzzo guida la lista nera delle regioni in cui c’è la spesa maggiore pro capite, pari a 2mila euro annui, nel gioco d’azzardo.
Il direttore generale Mancini ha ricordato, oggi , durante una conferenza stampa, che “Il gioco d’azzardo può alimentare una patologia da dipendenza con caratteristiche cliniche specifiche che vengono analizzate e contrastate dagli specialisti che operano all’interno dei Sert, istituiti nel 1990, ma che dal 2014 sono stati chiamati Serd, servizi pubblici per le dipendenze non solo da sostanze ma anche da comportamenti. Il Serd di Pescara lavora alacremente e i risultati si vedono. L’abbattimento delle liste di attesa ne è un esempio”.
Il direttore del Serd di Pescara Moreno Di Pietrantonio ha spiegato che “A livello nazionale la spesa complessiva per le dipendenze ammonta a 675 milioni di euro. Si tratta di somme enormi che solo una buona prevenzione può abbattere. Ma per risolvere il dramma di chi si ammala di gioco d’azzardo non basta eliminare le slot machine, porre limiti o imporre divieti, come finora si è fatto, né far scomparire la pubblicità, come ha previsto il governo. Questo perché la dipendenza da gioco d’azzardo non è un problema circoscritto alla singola persona ma grava sui nuclei familiari e sociali nei quali la persona si muove e vive. Lavorare in rete, partendo dalle scuole, dalle famiglie e dagli ambienti di lavoro, rappresenta la migliore strategia per raggiungere risultati significativi. Ma uscire dalle dipendenze si può e invito tutti a recarsi nella nostra struttura dove, è bene ricordarlo, il servizio è totalmente gratuito “.
Alla conferenza stampa odierna hanno partecipato insieme ai direttori Mancini e Di Pietrantonio anche Francesca Lucini, Dirigente Medico dell’Unità Operativa Complessa Servizio per le Dipendenze, Giorgio Da Fermo, Dirigente Psicologo dell’UOC Servizio per le Dipendenze, Sabrina Ricci, Dirigente Sociologa dell’UOC Servizio per le Dipendenze e Anna Di Pasquale, Infermiera dell’UOC Servizio per le Dipendenze.
Il Servizio del Tg8:
Salve, non so a cosa si riferisce questo articolo. Conosco persone dipendenti dall’eroina che hanno chiesto aiuto al serd per il loro problema, a cui è stato risposto di dover aspettare e sono già 3 mesi che aspettano per essere aiutate. Ora non che la dipendenza da oppiacei sia più o meno grave di altre dipendenze ma è quella che più di tutte se non assistita prontamente può portare a conseguenze molto gravi x la persona e per la società in generale. Penso che 3 mesi sia un tempo troppo lungo da dover aspettare per essere assistiti, e non so se addirittura richieda altro tempo visto che non si è mosso ancora nulla. Secondo me c’è qualcosa che non va. Vorrei sentire altri commenti x sapere se sono io a pensare male o il mio pensiero ha una giustificazione. Saluti