Anche il Comune di Pescara si appresta a conferire la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki. Soddisfazione del Movimento 5 Stelle che due mesi fa ha proposto un ordine del giorno che ha dato il via all’iniziativa.
Arriva infatti domani (lunedì 28 giugno 2021) in Consiglio Comunale la proposta di delibera con cui si conclude l’iter per il riconoscimento della cittadinanza per lo studente egiziano iscritto all’Università di Bologna, detenuto da 16 mesi nel carcere di Tora, a Il Cairo, con l’accusa di aver diffuso notizie false e propaganda sovversiva attraverso i suoi canali social, e ancora in attesa di un processo continuamente rinviato in nome dell’emergenza Covid.
Il consigliere del M5S Paolo Sola, primo firmatario dell’ordine del giorno, in una nota afferma: “L’iniziativa, partita da un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle approvato all’unanimità, porterà quindi anche la città di Pescara tra gli oltre 70 comuni italiani che hanno già aderito al progetto “100 città con Patrick”, idea lanciata dall’organizzazione no-profit Go Fair, a cui sempre più Comuni italiani stanno rispondendo, nel tentativo di tenere alta l’attenzione ed esercitare pressioni su chi oggi ha la possibilità di intervenire nella vicenda.
La storia di Patrick Zaki ha innescato una grande mobilitazione nazionale ed internazionale, e in quest’ottica è un segnale significativo che anche la città di Pescara accolga Patrick come suo cittadino onorario per ribadire come anche la nostra comunità riconosca i valori della libertà di pensiero, di espressione e di partecipazione pubblica quali princìpi inalienabili e che vanno difesi senza confini territoriali né ideologici.
La proposta arriva nella prima seduta che vedrà il Consiglio Comunale riunirsi nuovamente in presenza, dopo l’ultima fase dell’emergenza Covid, e sarà accompagnata dalla presenza, per l’occasione, del Prefetto di Pescara Giancarlo Di Vincenzo e della prorettrice dell’Università Alma Mater, in collegamento da Bologna.
Siamo molto soddisfatti che Pescara, anche come polo universitario che accoglie tanti studenti dall’estero, si renda parte integrante di una comunità internazionale in cui ciascuno ha il dovere di impegnarsi per il rispetto e la difesa dei diritti di tutti. E oggi anche noi accogliamo simbolicamente questo giovane studente, unendoci idealmente a tutti coloro che credono nella giustizia e nella difesa dei diritti civili, sperando di poterlo abbracciare presto come un nostro concittadino”.