Potrebbe essere di origini “mafiose” l’avvertimento ad un tabaccaio di S.Donato a Pescara che, un mese fa, si é trovato davanti il negozio una testa di maiale mozzata.
Nella simbologia legata ad una certa criminalità, la testa mozzata di maiale sta ad indicare un avvertimento inequivocabile a chi non intende rispettare determinate regole, in pratica chi non vuole pagare il pizzo. L’episodio, passato inizialmente in secondo piano anche rispetto alle dichiarazioni rilasciate alle Forze dell’Ordine, dal titolare del Sali e Tabacchi di San Donato, che ha detto di non aver mai subito tentativi di estorsione, potrebbe, invece, rappresentare un segnale inquietante per una certa deriva della malavita a Pescara. E’ di non più di un mese fa l’operazione della Guardia di Finanza che ha arrestato un intero nucleo famigliare dedito all’estorsione nei confronti di esercenti di Pescara e Montesilvano. Sulla vicenda del tabaccaio di San Donato, bocche cucite in Procura in attesa di riscontri più chiari, resta la preoccupazione per quello che appare avere i contorni di una trasformazione della malavita nel capoluogo adriatico.