Nuove ombre sul futuro delle Naiadi e su quello dei lavoratori dopo l’incubo dei mesi scorsi. La situazione posta in evidenza dal Consigliere Regionale del Pd Antonio Blasioli.
“Bisogna mobilitarsi per evitare che le Naiadi tornino di nuovo nell’incubo. Un altro disastro minerebbe la fiducia che gli abruzzesi hanno ricominciato ad avere verso questo impianto storico da quando ha riaperto”
così il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli. Le ultime notizie sul destino della struttura preoccupano il consigliere, che ha seguito la vicenda quale referente della città in Consiglio Regionale:
“Guardo con timore all’esito della vicenda societaria dell’ATI Naiadi 2020 che è una vicenda strana, in cui si incrociano dinamiche societarie interne – illustra Blasioli – Situazioni emerse alla cronaca, ma che nulla hanno a che vedere con il servizio e che non interessano la funzionalità della struttura, tornata a viaggiare a pieno ritmo prima della pandemia, restituendo dignità e pubblico ad una presenza preziosa per la città e l’intera provincia, nonché una stabilità anche ai dipendenti, anch’essi come l’impianto, vittime delle precedenti gestioni. Ma se un allarme questa vicenda lo lancia è quello del disinteresse della Giunta Regionale verso l’impianto natatorio e del suo futuro, anche se era presente in pompa magna alla sua riapertura, mesi fa. Quello che dico è confermato nella mia interpellanza discussa nel Consiglio regionale del 15 ottobre 2019. Quello che allora era un grido di allarme, si trova nei verbali del Consiglio regionale ed è verificabile da tutti. In quella sede chiedevo all’assessore allo sport risposte circa il project financing presentato per il rilancio a lungo termine e che avrebbe comportato investimenti per 10.035.000 euro. Una cifra importante che prevedeva investimenti sull’ammodernamento della struttura che nessun ente pubblico si poteva permettere allora e che non si può permettere ora, soprattutto dopo la crisi da Covid 19. Chiedevo come mai, dalla delibera 270/19 del 20 maggio 2019, data in cui la Giunta regionale aveva inserito il project nel Piano triennale delle opere pubbliche, a distanza di 5 mesi lo stesso non era stato ancora oggetto di approvazione e in quella sede avanzavo delle perplessità circa i tempi, che, se così dilatati, non avrebbero permesso l’espletamento della gara prima della scadenza dell’affidamento per un anno all’ATI Naiadi 2020. Due eventi hanno consentito fino ad oggi di recuperare in parte il tempo colpevolmente perso. La gestione che doveva iniziare il 10 luglio 2019 per un anno e che è di fatto iniziata il 23 settembre 2020 e la pandemia che ha di nuovo chiuso la struttura, sospendendo di fatto la gestione, per almeno 2/3 mesi. Ora all’assessore Liris che ad ottobre 2019 ci diceva che in 45 giorni sarebbe stata effettuata la conferenza dei servizi per i pareri e si sarebbe potuta svolgere la gara e arrivare all’affidamento chiediamo alcuni chiarimenti:
1) Quando scadrà la gestione annuale, considerato che è iniziata a settembre e non a luglio e che ha subito la sospensione per la pandemia?
2) Come mai solo l’11 maggio 2020, a distanza di altri sette mesi da quel Consiglio regionale, si è conclusa la conferenza di servizio per i pareri, con determina 003/152 e come mai a distanza di un anno dall’inserimento del project nel Piano triennale delle opere pubbliche non è stato ancora approvato il progetto da mettere a gara?
3) La Regione ci dica con trasparenza se i soggetti che proposero il project per le Naiadi il 7 dicembre 2018 e cioè la ASD Pescara 1987 e IandBau a distanza di 18 mesi sono ancora interessati e, in tal caso, gli uffici della Regione portino avanti la gara con speditezza anche in considerazione di queste difficoltà interne all’Ati per non farsi trovare impreparata.
4) Se invece non è più attuale l’interesse da parte dei proponenti il Project o in concomitanza con il permanere dell’interesse, la Regione lavori ad un nuovo bando per l’affidamento della gestione, per evitare che alla scadenza dell’affidamento della eventuale proroga, se e nel caso sarà ritenuta possibile, i cittadini abruzzesi non si ritrovino con un impianto chiuso per mancanza di offerte e sul groppone i costi per doverlo riattivare.
Io credo che la nostra città, il mondo sportivo e del nuoto meritino che la vicenda Naiadi sia tra le priorità della Regione Abruzzo e per questo non si può perdere altro tempo”.