Dalle prime ore del giorno è in corso in Via Lago di Capestrano a Pescara un blitz interforze per effettuare una serie di sfratti di abusivi nelle case popolari.
Solo due gli appartamenti sgomberati questa mattina, ma è solo l’inizio assicurano da Palazzo di città. Il ciclo d’interventi per ristabilire la legalità nell’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Popolare a Pescara parte dal cuore del quartiere di Rancitelli, in Via Lago di Capestrano, nel complesso ribattezzato “Il Treno”, a pochi metri dal “Ferro di cavallo”. Sono complessivamente una quarantina gli alloggi da liberare ed immediatamente riassegnare a chi ne ha diritto. Stamane gli uomini della Polizia Municipale coordinati dal comandante Danilo Palestini, supportati da Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, 118 e Misericordia, con la supervisione del sindaco di Pescara Carlo Masci e dell’assessore Isabella Del Trecco, hanno bussato alla porta di un condomino al primo piano del civico 3, appartenente ad un nucleo famigliare già noto alle Forze dell’Ordine, e a quella di una giovane famiglia, marito e moglie di 34 anni con due figli minori. In questo caso si è reso necessario anche l’intervento degli assistenti sociali, anche se i bambini sono stati immediatamente affidati ai nonni. Dopo lo sgombero delle masserizie che saranno sistemate in un deposito comunale, l’installazione di nuove porte e già nel pomeriggio l’ingresso dei condomini assegnatari:
“E’ solo un primo di una lunga serie d’interventi – assicura il sindaco Masci – per garantire la piena legalità. Lo avevamo promesso in campagna elettorale e direi che questo è un primo importante segnale. Nel ringraziare tutti coloro che questa mattina dalle 6.30 si sono messe a disposizione affinché l’operazione venisse eseguita senza intoppi, a cominciare da tutte le Forze dell’ordine, mi piace sottolineare che uno dei due in graduatoria che prenderà possesso nelle prossime ore dell’alloggio, è un disabile grave che da anni era costretto a non poter uscire di casa per mancanza di un ascensore, qui invece l’ascensore c’è.”
Presente alla Conferenza stampa di bilancio dell’operazione anche il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, promotore della Legge di riforma sulle case popolari. Si aspettava, invece, qualcosa di più il vice presidente del Consiglio Regionale ed esponente del M5S Domenico Pettinari che da anni combatte una dura battaglia contro l’occupazione abusiva:
L’operazione di polizia messa in atto questa mattina in Via Lago di Capestrano per lo sfratto di occupanti abusivi delle case popolari è un primo, piccolo passo nella direzione che indico da anni alle istituzioni per riportare la legalità nelle zone più a rischio di Pescara. Significa che fare denunce continue, schierandosi al fianco dei cittadini onesti, serve per smuovere le acque. Ora mi aspetto che interventi di questo genere vengano attivati anche laddove nulla è stato fatto finora, come al Ferro di cavallo, in Via Caduti per servizio, in Via Rigopiano e in tutte le altre aree a rischio”.
Lo afferma il Vice presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, che prosegue: “Purtroppo devo constatare che l’azione è stata decisamente troppo morbida. A fronte di 250 occupazioni abusive nella Provincia di Pescara, sono state sfrattate solamente due abitazioni. Soprattutto voglio augurarmi che oggi, come dovrà accadere in futuro, siano stati cacciati i delinquenti veri, non qualche povero anziano moroso che fatica ad arrivare alla fine del mese”.
“Inoltre l’urgenza di installare presidi fissi di polizia nei quartieri difficili di Pescara rimane tale e non viene minimamente scalfita da questa attività. In Via Lago di Capestrano abbiamo assistito a un grande dispiegamento di forze per effettuare gli allontanamenti, ma già nel pomeriggio, quando gli agenti se ne saranno andati, chi ci sarà a proteggere le persone perbene dai criminali? Tornerà tutto come prima e l’intervento odierno sarà innocuo. Per questo è ancora necessario attivare il prima possibile presidi fissi con personale addestrato e ben equipaggiato, come quello della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza o dell’Esercito. Sono passi necessari affinché l’azione di oggi non rimanga un altro intervento spot che non attacca alla radice il problema sicurezza e, soprattutto, che non ripristina la legalità in ogni zona di Pescara”, conclude.
Il servizio del Tg8
COMPLIMENTI SPRECANO 400 MILA EURO PER BUTTARE PER STRADE LE PERSONE INVECE DI SPENDERLI PER SISTEMARE GLI ALLOGGI MURATI E INAGIBILI SENZA IL BISOGNO DI SFRATTARE NESSUNO