Da oggi, 7 novembre, al via la campagna di vaccinazione anti-influenzale in provincia di Pescara. La Asl mette a disposizione 65 mila dosi di vaccino e intanto, entro 10 anni, arriverà un super vaccino che varrà per tutta la vita.
In attesa che entro 10 anni, grazie ai progressi della ricerca scientifica, si riesca a mettere in commercio il super vaccino anti-influenzale che varrà per tutta la vita, al via da oggi in provincia di Pescara la campagna antinfluenzale 2019-2020 che vede collaborare insieme la Asl e circa 280 medici di famiglia e pediatri di libera scelta. L’azienda sanitaria pescarese ha raggiunto la percentuale di vaccinazioni migliore, sia a livello regionale che nazionale, che è pari al 56% mentre la media italiana è del 52% ha detto oggi alla stampa il direttore generale facente funzione Antonio Caponetti, presentando la campagna vaccinale insieme alla dirigente del Servizio Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica Laura Pelino e al direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive Giustino Parruti.
Sono state presentate le iniziative avviate per la promozione della campagna antinfluenzale ed è stato proiettato, in anteprima, il video realizzato dalla Regione Abruzzo per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della vaccinazione. L’obiettivo è quello di raggiungere il 75% delle vaccinazioni fino ad arrivare al 95% coinvolgendo non soltanto le fasce più a rischio della popolazione ma anche gli operatori sanitari, le donne in gravidanza, le persone immunodepresse, i donatori di sangue e coloro che lavorano al contatto con il pubblico oppure frequentano luoghi in cui si trovano persone con problemi di salute, anziani e bambini.
“Sono già state acquistate e consegnate 65mila dosi di vaccino anti-influenzale e 7 mila di vaccino anti-pneumococcico” ha detto la dottoressa Pelino la quale ha spiegato che sono state inviate lettere sia alle persone appartenenti a tutte categorie, a rischio e non, per informare sulle possibili le complicanze che possono avere le persone che si ammalano di influenza che in alcuni casi può comportare ricoveri in ospedale e persino la morte.
Il professore Parruti ha riportato alcuni esempi internazionali riguardanti l’implementazione delle vaccinazioni, come negli Usa e in Scozia, dove è stata drasticamente ridotta la circolazione dei virus negli ospedali. Intanto ci prepariamo a fronteggiare la prossima influenza che attualmente in Australia e in Nuova Zelanda pare sia particolarmente virulenta sperando che non abbia gli stessi effetti in Italia e quindi a maggior ragione è necessario vaccinarsi.
Il Servizio del Tg8: