Anche a Pescara, davanti alla sede della Rai Abruzzo, questa mattina, si sono ritrovati militanti di Democrazia Sovrana Popolare per protestare contro la presenza di Zelensky al Festival di Sanremo
«Spegniamo Sanremo, spegniamo la televisione e la propaganda di guerra»: hanno detto a Pescara durante il sit-in i militanti di Democrazia Sovrana Popolare usando lo stesso slogan scelto per protestare sotto le sedi Rai di tutte le regioni italiane e manifestare il dissenso verso la decisione di trasmettere, questa sera, il messaggio di Zelensky durante la serata finale del Festival di Sanremo.
Antonio Felice di Democrazia Sovrana Popolare Abruzzo ha evidenziato che «L’Italia ripudia la guerra – lo dice l’articolo 11 della Costituzione – eppure continuiamo a inviare armi all’Ucraina al posto della diplomazia. Noi non siamo con Putin noi siamo per la pace, per una Italia non succube della Nato. Questa è un conflitto tra Russia e Stati Uniti. Il messaggio di Zelensky a Sanremo è fuori luogo. Noi vogliamo il festival del disarmo, non parlare di guerra.
In otto anni di guerra civile contro i russofoni in Ucraina tutti hanno fatto finta di nulla. Le spese militari sono esorbitanti, quando in Italia salari e pensioni calano mentre il carovita sale vertiginosamente.Il carovita ha già tagliato il 7,6% dei salari senza prevedere nessun recupero. I salari italiani sono gli unici in tutta Europa che non crescono da vent’anni. Gli infortuni sul lavoro stanno falcidiando i lavoratori, con 1.500 morti all’anno».