Pescara: educazione alla legalità con Cardella e Borrometi, il noto procuratore ed il giornalista inviso alla mafia protagonisti dell’incontro con gli studenti dell’Alberghiero e del Da Vinci.
L’iniziativa, patrocinata dal Premio Nazionale Paolo Borsellino e dal Rotary Club di Pescara, promossa dall’Istituto Alberghiero “F.De Cecco” di Pescara nell’ambito di un progetto di educazione alla legalità premiato anche dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca con il coinvolgimento anche degli studenti del Liceo Scientifico “Da Vinci”, ha visto tra i protagonisti il procuratore capo di Perugia Fausto Cardella, uno dei magistrati che indagò sulla strage di Capaci, a capo anche della Procura antimafia de L’Aquila, e Paolo Borrometi, giovane giornalista dell’Agi, che con le sue inchieste per la testata giornalistica on-line “La Spia”, svelò l’inquietante panorama dell’infiltrazione mafiosa nelle istituzioni della Provincia di Ragusa, portando allo scioglimento di alcuni comuni come quello di Scicli e per questa ragione vittima di aggressioni e minacce da parte dei clan della zona, tanto da dover essere costretto a muoversi con la scorta.
“Non é ne più ne meno che compiere il proprio dovere – ci dice Borrometi – senza mai abbassare lo sguardo o fare finta che nulla stia accadendo come a Ragusa, dove ci si é vantati per anni per l’assenza totale di famiglie mafiose. Ai ragazzi dico – prosegue Borrometi – abbiate sempre il coraggio di perseguire giustizia e legalità.”
A fare gli onori di casa la dirigente scolastica dell’Istituto Alberghiero Alessandra Di Pietro:
“Il senso della progettualità – ci dice – é quello di promuovere una cultura sociale nella scuola fondata sui valori forti, come la democrazia e l’integrità, il rispetto delle norme di comportamento e dunque l’educazione alla legalità deve essere un obiettivo trasversale a tutte le discipline e a tutti gli indirizzi ed é il presupposto fondante nella formazione del cittadino di domani.”