Pista ciclabile si ma nel rispetto delle proprietà altrui. Dopo una lunga battaglia Soget Trasporti e Vamar ottengono il blocco del piano particolareggiato di Fontanelle.
Secondo un illuminato progettista la lunga pista ciclabile, nel lotto che da Via Aldo Moro a Pescara sarebbe dovuto arrivare ad un passo dalla nuova chiesa di S.Rocco a Sambuceto, sarebbe dovuta entrare nel bel mezzo di due insediamenti commerciali in Via Fosso Cavone, la Soget Trasporti Srl e le Officine Vamar, costringendo le due aziende a demolire parte degli immobili all’interno. Da lì una lunga battaglia legale nella quale i due imprenditori hanno evidenziato, documenti alla mano, come un provvedimento di occupazione d’urgenza avrebbe compromesso la loro attività costringendoli, perfino, a licenziare numerosi dipendenti. Nel dicembre del 2016, il Consiglio Comunale di Pescara approvò una variante al progetto che modificò il percorso. Secondo i giudici del Tar questo non é sufficiente perché, se da una parte ha rigettato la richiesta di risarcimento danni da parte delle due aziende, dall’altra ha precisato che un piano particolareggiato in variante può solo introdurre adeguamenti alla viabilità, mentre il progetto su Fontanelle, sempre secondo i giudici, ha stravolto totalmente l’originaria previsione del Piano Regolatore Generale. L’Amministrazione comunale di Pescara- secondo quanto si legge nel dispositivo dei giudici del Tar – ha imposto la realizzazione coattiva di una nuova Greenway incompatibile non solo con il mantenimento delle attività imprenditoriali ma anche con parte degli immobili già realizzati – Ricorso, dunque, accolto e condanna per il Comune al pagamento delle spese processuali per un totale di seimila euro, più 3.600 euro per i verificatori.