Pescara: il 13 giugno riapre l’impianto “Le Naiadi”

Il 13 giugno riaprono i cancelli all’impianto sportivo de “Le Naiadi” a Pescara, contestualmente si terrà un incontro per la riassunzione del personale.

A comunicarlo l’assessore regionale Mauro Febbo che parla di tempistica perfino ridotta rispetto alle previsioni. Ottimismo anche sulla riassunzione del personale che verrà discusso contestualmente con le organizzazioni sindacali.

“Il prossimo 13 giugno verrà consegnato ufficialmente alla società Pinguino Nuoto il complesso sportivo le Naiadi di Pescara, per arrivare entro fine mese alla sua riapertura agli utenti, in anticipo rispetto al termine che ci eravamo prefissati”. A comunicarlo sono gli assessori regionali Mauro Febbo e Guido Quintino Liris in seguito al sopralluogo tecnico svoltosi ieri presso la struttura delle Naiadi alla presenza dei funzionari del dipartimento Turismo e quello del Patrimonio della Regione Abruzzo unitamente alla società aggiudicataria della struttura. L’ispezione è stata decisiva per verificare l’avanzamento dei lavori in corso e per definire, insieme alle parti coinvolte, il crono programma dettagliato per arrivare entro fine mese alla riapertura delle Naiadi”. “Questa settimana termineranno i lavori all’interno della struttura – spiega Febbo – e soprattutto si procederà al ripristino delle caldaie così da rendere fruibili e accessibili le piscine. Inoltre, si è convenuto anche di installare all’interno del complesso sportivo un sistema di videosorveglianza per rendere l’impianto più sicuro anche ai suoi fruitori. Pertanto è del tutto evidente come la Regione Abruzzo abbia compiuto tutti gli atti necessari per arrivare in tempi record all’affidamento del complesso sportivo, mettendo la parola fine a una problematica annosa e complessa, anche per le diverse sfaccettature di natura civilistica e amministrativa che si trascinavano da troppi anni. Infine – conclude Febbo – abbiamo concordato per il 13 giugno un incontro in assessorato tra il nuovo gestore delle Naiadi e le organizzazioni sindacali per trattare il riassorbimento delle maestranze. Per gli arretrati la curatela fallimentare ha garantito la copertura economica e la celerità nella corresponsione”.

 

 

Luca Pompei: