La situazione è “drammatica” sul fronte inquinamento: il fiume Pescara rischia di morire e il mare non è da meno, a causa degli scarichi abusivi e degli impianti di depurazione che necessitano di interventi. A rischio la stagione estiva che parte con i divieti di balneazione dalla Madonnina alle 4 Vele.
Non è roseo il bilancio tracciato durante l’incontro organizzato da Cna Pescara questa mattina, a cui hanno partecipato anche il Vice Sindaco del Vecchio e il sottosegretario alla Giunta regionale con delega all’ambiente Mario Mazzocca, durante il quale la stessa ha dichiarato tristemente che: “Questa estate si rischia di non avete un tratto di mare balneabile.”
Si partirà con divieto di balneazione dalla Madonnina fino alle Quattro Vele, da aprile fino a quando le analisi non daranno, per due volte consecutive, esito positivo.
Escherichia coli ed enterococchi di gran lunga al di sopra dei limiti consentiti, bisognerà agire sugli scarichi nel fiume Pescara, altrimenti si rischia che la stagione balneare a Pescara non parta.
Il 15 febbraio è previsto un corteo per il mare, a cui parteciperanno balneatori operatori turistici cittadini e ambientalisti e che partirà da Piazza Salotto e raggiungerà la sede della Regione.
Intanto Mario Mazzocca, sottosegretario alla Presidenza Giunta regionale con delega all’ambiente fa sapere che si procederà in questi giorni alla occlusione dei 48 scarichi abusivi lungo il fiume Pescara, da Brecciarola alla foce, e che sono iniziati i lavori sugli impianti di depurazione non solo di Pescara ma di tutta la regione.
Mentre Cristiano Tomei, responsabile nazionale di Cna Balneatori, va all’attacco di una parte del Piano Spiaggia di Pescara: “Invece di aumentare le cubature degli stabilimenti balneari, si pensi a dare un premio a chi vi rinuncia, in nome della vista mare e del rispetto di esso”.
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